Castel Maraldo, la tradizione riletta
Alla Pomposa un locale nuovo con menù classico alla modenese impreziosito da ricerche originali
MODENA. Hostaria Castel Maraldo sito nell'omonima Via in Centro Storico a ridosso della Pomposa che dal 2004 è stata riqualificata, oggi è famosa per la movida modenese tra aperitivi, osterie e locali notturni.
Ha da poco cambiato nome e gestione, prima c'era l'Hostaria del Mare, ristorante stellato con cucina ittica, l' Hostaria è rimasta mentre il mare si è ritirato con una bassa marea culinaria che ha lasciato il posto alla cucina del territorio e della tradizione geminiana.
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La stella Michelin se n'è andata insieme con lo chef, rimane alquanto improbabile che la prestigiosa guida francese la riconfermi in quanto la cucina è diventata molto più popolare e attenta ai giovani, con proposte di buon rapporto qualità-prezzo, la filosofia dell'Hostaria si basa sulla realizzazione di una cucina semplice, ma con una grande attenzione alla ricerca della qualità, della freschezza e della stagionalità degli ingredienti utilizzati.
La location non ha subito cambiamenti, l'atmosfera è molto suggestiva con soffitti a volta e muri con mattoni a vista un mix tra antico e moderno, tavoli elegantemente apparecchiati e ben distanziati per una trentina di coperti.
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Il personale molto attento e cordiale sempre pronto e sollecito. Vengono proposti assaggi fuori menù di specialità della casa originali e semplici che il locale metabolizza rendendoli caratteristici e distinguendosi con proposte abbastanza inusuali se non addirittura uniche come la pizza al tegame.
Silvia Cantadori, patron del ristorante, viene da precedenti esperienze di ristorazione e catering, in questa nuova avventura ha voluto improntare il ristorante in modo che fosse caratterizzato da piatti diventati capisaldo della Modena a tavola ma con innovazioni.