Gazzetta di Modena

Modena

CASTELFRANCO

Nuovi giochi per disabili nel parco

di Guendalina Cantatore
Nuovi giochi per disabili nel parco

Nell’area di Ca Ranuzza riqualificazione e più sicurezza per i bimbi

21 settembre 2014
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CASTELFRANCO. Al Parco Ca Ranuzza a Castelfranco Emilia ieri mattina è stata inaugurata un'altalena per bambini disabili. Alla cerimonia che rientra nel programma di riqualificazione delle aree verdi pubbliche, erano presenti il l'assessore Maurizia Bonora assessore alla pubblica istruzione, l'assessore ai lavori pubblici Denis Bertoncelli, l'assessore alle politiche sociali Nadia Manni.

Oltre all'altalena per i disabili l'amministrazione comunale ha provveduto a sostituire, aggiungere e mettere in sicurezza con tappeti antitrauma molti dei giochi presenti nei parchi di Castelfranco e frazioni, con l'obiettivo di riqualificare le aree verdi destinate alla fruizione dei più piccoli facendo attenzione alla caratteristica più importante ossia la sicurezza. Piccoli grandi interventi rivolti ai bambini e alle famiglie che frequentano le aree verdi cittadine e delle frazioni.

L'assessore ai lavori pubblici Bertoncelli ha posto l'accento sul lavoro fatto nei mesi passati per la riqualificazione dei parchi e la messa in sicurezza mentre l'assessore alle politiche sociali Manni e l'assessore all'istruzione Bonora hanno spiegato l'importanza del gioco nella vita di un bambino e dell'importanza di portare un po' di serenità nella vita dei bambini diversamente abili concludendo che il gioco è un mezzo di apprendimento nella vita di ognuno.

La speranza ora e che la comunità castelfranchese si adoperi per far si che nessuno compia atti di vandalismo verso un oggetto destinato a persona meno fortunate che hanno diritto come tutti i bambini alla gioia del gioco.

«Regalare ai parchi cittadini un'altalena per i bambini disabili, oltre ad essere un bel gesto di solidarietà - hanno concluso i tre assessori - , è un passo in più verso l'integrazione. L’altalena per i bambini disabile è un ulteriore tassello nella progettazione inerente la realizzazione di aree ludiche, di scambio e di integrazione sociale comuni a tutti i bambini, anche quelli con bisogni speciali per favorire non solo il movimento ma anche l'abbattimento delle differenze».