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Tornano gli alimentari nel mercato del sabato

di Rino Filippin
Tornano gli alimentari nel mercato del sabato

Un esperimento di tre mesi a partire da ottobre con prodotti di alta qualità Il presidente Guaitoli: «Una strategia per evitare il declino della nostra piazza»

21 settembre 2014
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Si torna ai vecchi tempi, in piazza Martiri. Anche se solo per un periodo di prova di tre mesi, tra i banchi di abbigliamento compariranno un certo numero di commercianti di prodotti alimentari.

«Tutta gastronomia e cibo di alta qualità», si affretta a precisare Alberto Guaitoli, titolare di un banco di moda e presidente della categoria per Confesercenti. In effetti, al di là dell’arrivo di gamberetti e salumi, si tratta di una svolta che ha un preciso obiettivo: evitare che il mercato di Carpi tra qualche anno si trasformi in un’accozzaglia di bancarelle di prodotti a basso prezzo e merce usata. Ma procediamo con ordine.

«Da ottobre - spiega Guaitoli - e per il momento solo al sabato, arriveranno in piazza banchi alimentari di qualità. Sarà un po’ insomma come tornare in piazzetta Garibaldi negli anni ’60 e ’70 quando le massaie per far la spesa non avevano a disposizione tanti supermercati. E in effetti - continua - credo che i banchi alimentari in piazza andranno a soddisfare una fascia di utenti un po’ dimenticata: in centro sono pochissimi i negozi che vendono alimenti». Al termine dei tre mesi, se le cose andranno per il verso giusto, la sperimentazione si allargherà al mercato del giovedì. «Bisognerà trovare lo spazio - spiega Guaitoli - ma confidiamo nella collaborazione dell’assessore Morelli che ci sta sostenendo in questa iniziativa». È necessario infatti sapere che il regolamento del mercato in piazza prevede che solo il 3% dei banchi possano essere alimentari. Come aggirare questa limitazione? Gli ambulanti agiranno come gruppo “Forum 1344”, titolato a creare eventi e iniziative. Di conseguenza otterranno dal Comune lo spazio per la sperimentazione. Poi, pare di capire, in futuro si lavorerà per cambiare il regolamento. Ed eccoci agli obiettivi di questa operazione.

«Tra i nostri colleghi - dice Guaitoli - ve n’è un certo numero quasi pronto per la pensione. Al loro posto potrebbero arrivare tanti banchi di cinesi e pakistani i quali non rilevano l’azienda del futuro pensionato, ma affittano lo spazio per vendere i loro prodotti a basso costo. Se lasciamo che le cose procedano in questo modo - spiega - tra qualche anno il nostro mercato avrà la nomea di mercatino delle pulci. Noi non vogliamo che questo accada e puntiamo a cedere gli spazi che si libereranno a banchi alimentari di qualità. Solo in questo modo la nostra città potrà continuare ad avere un mercato di qualità in grado di attirare pubblico da varie province come avviene oggi».

Intanto gli ambulanti si stanno preparando al 19 ottobre, festa del consumatore, e al 23 novembre con l’iniziativa denominata “Cicciolo d’oro”, titolo che è tutto un programma: sarà possibile assistere alla lavorazione completa del suino, dai ciccioli, appunto, fino al prosciutto.