Bici di notte con visibilità a led
Accessori moderni per migliorare la sicurezza in mostra con Faib. E in serata pedalata di protesta
In principio furono gli olandesi e i tedeschi (sempre loro) a dare la linea, con i catarifrangenti alle biclette piazzati sui raggi delle biciclette o su una paletta che si montava sull’immancabile (per loro) portapacchi in modo da segnalare l’ingombro. E i volenterosi italiani che non si accontentavano delle gemme catarifrangenti sui pedali o le lucine fioche azionate dalle povere dinamo si facevano mandare dagli amici del nord Europa di tutto e di più. Ma quello è il passato; oggi le lucine a led che consumano niente e illuminano come torce fanno la parte del leone, in tutti gli accessori.
Oggi che anche da noi i ciclisti in città aumentano di numero e così pure l’utilizzo delle due ruote, l’esigenza della visibilità notturna diventa prioritaria. I manubri e i telai si vedono all’ultimo minuto, quando i fari delle auto sono troppo vicini al malcapitato ciclista.
Per rimediare alla scarsa visibilità di chi si sposta senza usare l’auto la Fiab di Modena, il sodalizio che raggruppa gli “Amici della Bicicletta”, organizza per stasera un banchetto dimostrativo e una sorta di “flash mob in movimento”, quasi una manifestazione poacifica. Dalle 18 in poi in piazza Mazzini saranno esposti gli ultimi ritrovati per garantire la visibilità notturna alle biciclette e ai ciclisti mentre alle 19.30 un gruppo si staccherà per percorrere la via Emilia, là dove ci sono i residenti e i commercianti che protestano per il tracciato scelto per la ciclabile.
Una pedalata a sostegno del progetto del Comune che non mancherà di sollevare discussione. Tutt’altra questione invece per quello che riguarda i gadget a disposizione, che verranno mostrati a scopo divulgativo. Inutile dire che gli accessori a disposizione oggi moltiplicano per cento la visibilità di quanto previsto dal Codice della Strada. Le casacche con le strisce catarifrangenti, le stesse da tenere in auto e indossare in caso di sosta per incidente, vanno bene sopra ogni vestiario.
«Sono perfetti anche i faretti a led da mettere sopra il manubrio o dietro la sella - spiega Walter Carrubba (di Iride Fixed in via Tassoni) - Costano una ventina di euro e si ricaricano anche con l’Usb di un computer; con dieci euro in più si può comprare una sella con i led incorporati e lampeggianti». Stesse prestazioni di un’auto insomma, e con il vantaggio che la visibilità è massima anche in caso di stop al semafoto. Poi c’è l’universo dei cerchioni rifrangenti, che per 70 euro trasformano tutta la ruota in un cerchio luminoso non appena s’inizia a pedalare dando agli automobilisti la percezione immediata dell’ingombro che si trovano a distanza sulla strada.
Saverio Cioce