«Il turismo? Vale soltanto lo 0,9% del bilancio»
Ascom Modena: «Ciò che è stato fatto fino ad ora non è sufficiente per il rilancio» L’assessore Rotella: «Destineremo anche i proventi della tassa di soggiorno»
Ai commercianti di Ascom Modena non va giù che nei bilanci comunali ci siano solo le briciole di fondi per il turismo nonostante anni di parole e buone intenzioni in una città che è una delle cinquanta italiane detentrice di beni Unesco patrimonio dell'umanità.
«Al turismo va lo 0,09% del bilancio comunale, è insufficiente», spiega una nota di Confcommercio. A ciò ribatte Tommaso Rotella, assessore alle attività economiche e promozione della città ricordando il “cambio di passo” che in pochi mesi di lavoro la giunta Muzzarelli ha portato avanti in particolare sull'Expo.
Openpolis ha calcolato che nei bilanci comunali degli ultimi anni per il turismo c'era sola una manciata di migliaia di euro. Città vicine riescono, con sacrificio, a fare meglio. Ora scende in campo Ascom-Confcommercio. «Openpolis - dicono dall'associazione - conferma quanto diciamo da anni: per fare di Modena meta turistica servono risorse e politiche mirate. L'auspicio è che arrivino finalmente strategie chiara e maggiori risorse, per ora queste ultime sono irrisorie».
Certo nessuno dimentica che passi avanti ce ne sono stati: i restauri di chiese, Duomo e torre civica mentre anche il Mef sembra avere “ingranato”. Si può fare di più? «E' innegabile – puntualizza Confcommercio - che girino più turisti, anche grazie al fatto che negli ultimi anni ci sono state alcune azioni importanti, come Mef e Festival Filosofia; ma ciò non può essere considerato sufficiente, se si vuole puntare davvero a far diventare il turismo una leva di sviluppo strutturale del nostro territorio. Serve un maggiore sforzo economico e la messa in campo di una strategia mirata di marketing territoriale, serve concretezza quotidiana e vanno incentivati gli investimenti tesi ad ammodernare le strutture, calibrarne le caratteristiche alla domanda, peraltro in rapida evoluzione ed alzare così il livello medio della qualità dell'offerta. E c'è bisogno di abbattere costi impropri che in questi anni sono saliti alle stelle. E poi una valutazione sulla tassa di soggiorno: ha senso mantenerla?».
A tutto ciò risponde l'assessore comunale Rotella: «Siamo impegnati a rivedere in una nuova ottica le politiche per il turismo che non a caso è stato inserito tra le competenze dell'assessorato alle attività economiche. Il percorso per la definizione del Bilancio 2015 inizierà nelle prossime settimane: gli obiettivi di valorizzazione delle eccellenze cittadine sono al centro delle strategie che si stanno concertando in previsione di quella scadenza, ma in generale il Comune vuole predisporre strumenti di analisi e modalità operative. Tra le ipotesi allo studio e da condividere con le associazioni di categoria c'è quella di destinare in maniera ancora più puntuale alle politiche di promozione i proventi della tassa di soggiorno».
Stefano Luppi