L’apripista Smeraldi fa da calamita per le liste civiche
Vignola. Il sindaco è la punta di diamante per la Provincia Intorno a lui si concentrano tutte le esperienze dal basso
VIGNOLA. Come ormai è noto, sarà il sindaco Mauro Smeraldi a sfidare il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nelle elezioni provinciali del 4 ottobre, per nominare il nuovo presidente della Provincia. In vista di questo appuntamento, che vedrà il sindaco di Vignola correre per la lista denominata “Uniamoci” (acronimo di Unione Modena Civica).
L’iniziativa non ha mancato di suscitare qualche preoccupazione nel Pd, tanto è vero che è iniziato da allora un fuoco di fila polemico proprio contro il candidato Mauro Smeraldi. In realtà l’esito della consultazione è scontato. Il Pd sa di poter contare sulla maggioranza dei 696 aventi diritto, fra sindaci e consiglieri comunali della Provincia di Modena, che eleggeranno il nuovo presidente.
Fra i civici si respira comunque un clima di soddisfazione: «Fino a qualche mese fa fra di noi ci conoscevamo appena. Poi, con l’approssimarsi della competizione elettorale, abbiamo cominciato ad incontrarci e abbiamo riscontrato di avere molti punti di contatto», spiega Massimiliano Mariani di Carpi Futura.
«Per poter presentare la Lista dei candidati occorrevano almeno 35 firme degli aventi diritto e ne abbiamo raccolte il doppio. Per indicare il presidente ne erano necessarie almeno 105 e abbiano raggiunto quota 124», aggiunge Germano Caroli, sindaco di Savignano.
Quali sono dunque gli elementi di convergenza che hanno permesso l’accordo? «Una politica che viene dal basso basata sull’ascolto delle esigenze dei cittadini senza diktat provenienti dall’alto - risponde Paolo Bigliardi, consigliere comunale della Lista per Cambiare Formigine - Naturalmente ognuno porta nella nuova aggregazione politica il frutto delle proprie competenze ed esperienze. Un percorso che può essere di antica data nel caso della lista civica fondata a Formigine una ventina di anni fa, sull’onda di Mani Pulite e della disgregazione dei partiti tradizionali. O più vicino a noi, se si pensa ai movimenti nati per la difesa dei diritti delle comunità montane come la Lista Civica “Valle del Pelago” di Marco Caiumi».
«Fra i temi maggiormente condivisi spiccano la “valorizzazione del territorio e la ricerca dell’equità nella distribuzione delle risorse a livello provinciale», spiega Marco Rubbiani di “Centro-destra Progetto Campogalliano”, lista fra le più attive nel promuovere il confronto con le altre “civiche” forte del quasi 24% conseguito alle comunali. Restano certamente da definire le linee organizzative di un movimento che intende sempre più strutturarsi come valida alternativa al Pd ma che, a Vignola e Savignano, è già diventato maggioranza.
Marco Pederzoli