Iris punta sullo stabilimento Ariostea
Il Gruppo ceramico di Romano e Federica Minozzi lo ha riconvertito come base logistica per grandi lastre semilavorate
L’idea è di realizzare lastre ceramiche enormi e stoccarle semilavorate nello stabilimento Ariostea di Castellarano.
Poi, sulla base delle richieste dei clienti, completare la lavorazione per personalizzarle, vale a dire tagliarle in relazione alle esigenze del cliente stesso: una razionalizzazione del processo produttivo e dell’organizzazione logistica lungimirante ed economicamente molto conveniente che dimostra, una volta di più, le grandi capacità industriali del Gruppo Iris.
In occasione del Cersaie di Bologna il colosso ceramico di Romano Minozzi e della figlia Federica ha voluto presentare progetti, prospettive e realizzazioni già attuate, in una serata sdoppiata presso le due sedi principali del Gruppo: Iris a Fiorano e Granitifiandre a Castellarano, oltre il Secchia e quindi in territorio reggiano.
A fare gli onori di casa Federica Minozzi, ormai sempre più a proprio agio quando si tratta di vestire i panni di amministratore delegato, erede di onori e oneri insiti nel ruolo di figlia di un industriale del livello del padre Romano.
La serata di presentazione, oltre che ai giornalisti, era dedicata anche ai tanti clienti, manager, imprenditori con cui il Gruppo Iris intrattiene rapporti durante Cersaie. Nella sede fioranese è stato presentato il progetto di risistemazione degli spazi esterni che stanno dinanzi a show room e uffici, un progetto affidato allo studio Iosa Ghini con la finalità di creare un collegamento esterno alla sala mostr, realizzata all’interno della sede un paio di anni fa. Uno spazio ideato per essere utilizzato sia per eventi sia come pertinenza esterna di uso quotidiano.
L’Ad Federica Minozzi già nell’incontro di Fiorano ha presentato il Piano di investimenti del Gruppo Iris, poi dettagliato nell’appuntamento successivo presso Granitifiandre. Un Piano già in atto che andrà a completarsi nei primi mesi del prossimo anno per investimenti complessivi non inferiori ai 30 milioni di euro, in buona misura concentrati nela riconversione dello stabilimento produttivo di Ceramica Ariostea a Castellarano, letteralmente a due passi da Granitifiandre, dove si sta concentrando la grande parte della produzione di tutto il Gruppo Iris. Così basterà percorrere pochi metri per stoccare le grandi lastre, il futuro del settore ceramico, soltanto semilavorate nell’attesa di completare il lavoro in relazione alle richieste. «Un’idea innovativa - ha detto Federica Minozzi - su cui il Gruppo punta con grande convinzione».
L’altro punto nodale degli investimenti è il FAB (Fiandre Architectural Bureau) struttura rinnovata all’interno della grande sede di Granitifiandre realizzata dallo studio di architetti Bertone, che ha spostato di recente la sede da Torino a Milano e sta allargando il proprio orizzonte produttivo dall’automotive ad altri ambiti industriali. Una struttura avveniristica, anche in questo caso pensata per essere multifunzionale e flessibile al massimo grado per ospitare eventi come l’altra sera ma anche per viverla ogni giorno con il lavoro di routine, incontri e riunioni di ogni genere. Uno studio di luci, spazi diversificabili e addirittura di essenze e profumi davvero innovativi in una realtà produttiva.