Il Silpol: «Promesse mai realizzate»
Dopo l’annuncio del sindaco Mauro Smeraldi di volere ridurre in termini di volumi e di costi il progetto del Polo della Sicurezza (costruire solo la caserma dei vigili del fuoco e della protezione...
Dopo l’annuncio del sindaco Mauro Smeraldi di volere ridurre in termini di volumi e di costi il progetto del Polo della Sicurezza (costruire solo la caserma dei vigili del fuoco e della protezione civile, mentre per la polizia municipale si sfrutterebbe un immobile già esistente) e la conseguente critica del Pd vignolese, interviene nel dibattito a distanza anche Filippo Tumminiello, segretario aziendale del Silpol (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale). «Abbiamo assistito allo scambio di accuse tra il Pd vignolese e la nuova amministrazione sulla mancata realizzazione del Polo della sicurezza. Considerando che le ultime dichiarazioni pubblicate sui quotidiani locali tirano in ballo il sindacato di polizia locale senza alcuna distinzione, desideriamo fare alcune precisazioni: il Silpol già da tempo ha manifestato il proprio disappunto sulla mancata realizzazione degli accordi di programma stipulati tra la Regione e l’Unione quando ancora l’amministrazione vignolese e la presidenza dell’Unione era in mano al Pd, contestando non solo la mancata realizzazione del Polo Sicurezza che avrebbe dovuto partire nel 2011, ma soprattutto la mancata implementazione della pianta organica che anziché aumentare è diminuita. Secondo gli accordi, oggi il corpo avrebbe dovuto raggiungere le 66 unità. Siamo 54. È alquanto curioso che solo ora qualcuno si interessi del fatto che non sono stati rispettati gli accordi. Prendiamo le distanze dalle dichiarazioni degli ultimi giorni, auspicando un vero percorso partecipato nell’affrontare un tema delicato come la sicurezza».
Intanto Smeraldi rilancia. «Il Pd di Vignola non perde occasione per scrivere sciocchezze e dimentica che ha governato la città per 70 anni fino a tre mesi fa. Sul Polo della Sicurezza fu inizialmente presentato un progetto faraonico, ma irrealizzabile. Poi il progetto fu ridimensionato, ma la realizzazione non è mai partita. Esiste un finanziamento regionale, ma è bene che i cittadini sappiano che l’importo del finanziamento è largamente inferiore al necessario; che il rischio di perderlo è dovuto al fatto che le amministrazioni Pd non si sono mai attivate per iniziare l’opera. L’Unione dovrà verificare se il rapporto tra ridimensionamento del Polo e risorse economiche disponibili sia sostenibile». (m.ped.)