Gazzetta di Modena

Modena

Muore travolto da un’auto a 11 anni

 Muore travolto da un’auto a 11 anni

Finale. Zackaria Reguia era in bici a pochi metri da casa. Lo strazio dei genitori accorsi in strada. Investitore sotto shock

26 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





FINALE. Tragedia della strada ieri sera sulla provinciale 468 tra le frazioni di Massa e Rivara.

Un bambino marocchino nato a Mirandola, di undici anni, è stato tamponato violentemente da un’auto che procedeva nella stessa direzione. Lo schianto all’improvviso, forse per il buio: il ragazzino, in sella alla sua bicicletta, è stato sbalzato a molti metri di distanza. L’urto infatti è stato violentissimo e il corpo del bimbo è finito nel fossato a fianco della carreggiata. Il traffico è rimasto paralizzato mentre gli automobilisti, dopo aver dato l’allarme, hanno inutilmente tentato di soccorrere il ragazzino. Così pure i sanitari del 118 hanno che fatto l’impossibile per rianimarlo ma senza esito.

La vittima si chiamava Reguia Zackaria ed abitava poco distante. Tanto che in strada sono scesi immediatamente anche i genitori del bambino: l’incidente, infatti, è avvenuto a pochi metri dalla loro abitazione, in via per Modena Ovest al civico 52. Tutta la frazione di Massa è rimasta sconvolta dall’accaduto e si è stretta attorno ai genitori e in particolare la nutrita comunità maghrebina che con grande dignità ha rincuorato il padre sino a quando i soccorritori hanno finito il loro lavoro.

Il traffico sulla “strada della morte”, chiamata così per i tanti incidenti tragici che a ogni chilometro scandiscono il tracciato, è rimasto bloccato. Gli uomini della Protezione Civile assieme ai Carabinieri di Mirandola e Finale si sono occupati di deviare il traffico mentre i militari hanno effettuato gli accertamenti di legge.

A fianco della salma, visibilmente sotto shock, il conducente dell’auto. Una prima sommaria ipotesi sulla dinamica dell’incidente è stata possibile guardando com’era rimasta incastrata la piccola bicicletta del bambino nel paraurti della Renault Scenic. «Avevo davanti una corriera e non ho visto in tempo la sua piccola bicicletta» ha raccontato ai carabinieri il guidatore che era al volante e assieme alla famiglia. Passandogli a fianco, per ragioni tutte da accertare, il minuscolo mezzo a due ruote è stato agganciato all’auto che ha trascinato il bambino per una decina di metri, finendo per scagliarlo fuori strada appena ha effettuato la semicurva. Non appena l’uomo si è accorto dell’accaduto ha inchiodato ed è sceso in strada restando impietrito. Il punto dove si è arrestato era proprio davanti alla casa del piccolo Zackaria. La salma è stata messa a disposizione della Medicina Legale. In quel punto senza lampioni bisognerà accertare la velocità dell’auto e i sistemi d’illuminazione della bici.

Francesco Dondi

Saverio Cioce