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Ospedale di Castelfranco: è tempo di rivoluzione

Ospedale di Castelfranco: è tempo di rivoluzione

Parte la trasformazione in struttura di comunità e hospice: calano i posti letto Crescono le prestazioni specialistiche. Investimento di sette milioni dal 2015

26 settembre 2014
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CASTELFRANCO. Sarà una rivoluzione che partirà a giorni, raggiungerà il culmine operativo la prossima estate e andrà a completarsi ad inizio 2016. L’ospedale Regina Margherita è destinato a cambiare, in meglio o in peggio saranno gli utenti a verificarlo, ma la strategia adottata da Ausl e Comune inevitabilmente farà discutere.

I Posti letto

Ora sono 50 quelli disponibili: 40 di medicina e lungodegenza e 10 di day hospital polispecialistico. «L’utilizzo dei letti - scrive l’Ausl - non è ottimale e quindi migliorabile: a fronte di un sottoutilizzo in medicina, si evidenzia la saturazione dei letti di lungodegenza. Già oggi per i ricoveri nella fase acuta i residenti nel distretto scelgono prevalentemente strutture come Policlinico e Baggiovara». In futuro quindi arriveranno 20 posti per l’ospedale di comunità e 14 per l’hospice (apertura ad inizio 2016).

Gli ambulatori

I dati evidenziano la necessità di potenziare l’offerta di visite ortopediche, oculistiche, urologiche, neurologiche, otorinolaringoiatriche, dermatologiche e pneumologiche, così come anche per gli ambiti di diagnostica strumentale relativi alla Cardiologia e vascolare. Prestazioni che già dalle prossime settimane potranno aumentare.

«Abbiamo studiato il consumo di prestazioni e i tempi di attesa. Questo ci ha permesso di agire in tempi rapidi facendo scelte che da subito avranno una ricaduta positiva sui cittadini. Ad esempio le prestazioni specialistiche di ortopedia, urologia e pneumologia saranno più che raddoppiate, mentre quelle otorinolaringoiatriche aumenteranno del 22%», promette Cristina Marchesi, direttore sanitario dell’Ausl.

I cantieri

I sette milioni già sul piatto verranno utilizzati in gran parte da maggio 2015. Gli ambulatori dovrebbero essere pronti a settembre; la medicina di gruppo (medici di base associati) a dicembre; il polo chirurgico-endoscopico nell’autunno; l’ospedale di comunità e l’hospice ad inizio 2016. In tempi rapidi, invece, bisognerà rispondere alle prescrizioni dei vigili del fuoco necessarie a ridurre i rischi antincendio.

I commenti

«Si tratta di scelte ponderate - spiega Mariella Martini, direttore generale dell’Ausl - Abbiamo effettuato un’analisi studiando come sono cambiati la popolazione e i suoi bisogni di salute. Abbiamo potuto progettare una rimodulazione che porta progressivamente all’aumento dei servizi forniti sul territorio; inoltre s’incrementerà l’aderenza dell'offerta alle effettive necessità dei residenti, eliminando alcune criticità rilevate».

«Abbiamo in questi anni chiesto alla Ausl un potenziamento delle prestazioni erogate sul territorio, un investimento strutturale significativo e una ridefinzione dei percorsi verso Modena, coinvolgendo anche il Policlinico. Il progetto risponde a queste indicazioni locali e provinciali», hanno detto i sindaci di Castelfranco e San Cesario, Reggianini e Gozzoli.