Patata di Montese, ottima annata
Stime produttive in crescita e buoni affari già conclusi durante la sagra
MONTESE. Si prospetta un’annata sicuramente buona per la patata di Montese. In questo periodo è infatti partita la raccolta e la vendita ed prevista una produzione intorno ai 20mila quintali, coltivati da 53 produttori in prevalenza nelle frazioni di Montalto, Iola, Maserno e Montese su circa 35 ettari complessivi e in una piccola parte di territori limitrofi come Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere, Castel d’Aiano e Zocca, che portano l’estensione totale a 70 ettari.
«Come tutti gli anni - dice Mario Milani, presidente dell’associazione produttori “Patata di Montese” - prevediamo di esaurire la vendita complessiva entro maggio».
Oltre alla vendita diretta, il maggior canale di commercializzazione rimane comunque quello legato alla grande distribuzione che si snoda tra i territori di Modena, Ferrara e la Toscana. «La nostra patata - dice con orgoglio il sindaco Luciano Mazza - è molto nota in quanto il nostro territorio presenta condizioni fitosanitarie e fisiche che ne fanno un prodotto di qualità superiore. Abbiamo imprese agricole tra le più importanti della montagna, dotate delle migliori tecnologie e con elevata selezione genetica, con imprenditori giovani, di terza generazione, fortemente legati ad un’attività che è stata, per lungo tempo, l’unica possibile qui da noi».
Da menzionare il fatto che dal 2003 la patata del territorio è inserita nel paniere dei prodotti tradizionali modenesi che si fregiano del marchio di qualità della Camera di Commercio per rispondere all’esigenza del consumatore di essere certo di acquistare la vera “Patata di Montese”. «Tutto è regolamentato - conferma ancora Mazza - da un disciplinare e da un’area di produzione: le modalità di coltivazione, i metodi di conservazione, di confezionamento ed etichettatura con controlli sulla conformità del prodotto al disciplinare da parte di un organismo terzo».
Le varietà a marchio maggiormente coltivate nella “oasi pataticola” di Montese sono rappresentate dalla oramai classica e ultradecennale triade Kennebek, (pasta bianca), Spunta e Desirée (pasta gialla).
A dimostrazione che la vendita è partita bene vi è un dato incontrovertibile: sono le migliaia di persone che hanno raggiunto il paese per acquistare durante l’ultima edizione della sagra della Patata e del Parmigiano Reggiano, con un evidente beneficio per l'economia di Montese. «Nel corso della manifestazione - aggiunge Mario Milani - la vendita è andata sicuramente bene, in particolare per quanto riguarda i sacchetti da due chili».
Come vuole la tradizione, nelle piazze del paese gli agricoltori hanno portato carri colmi di patate appena raccolte per la vendita diretta. «Siamo molto soddisfatti - conclude il sindaco Mazza - per l’esito della sagra che ha dato riscontri positivi sia per la commercializzazione della nostra patata sia per quanto riguarda il rilancio turistico del nostro territorio».
Andrea Ghiaroni