Sel: una vera lotta alle mafie, ecco come
Le proposte, dagli appalti alle slot. Stasera incontro alla “Pucci”. La solidarierà a Giovanni Tizian
Di settimana in settimana, la mobilitazione antimafia continua. Dopo la “giornata campale” del 19 settembre - quando, in occasione del primo sbarco a Bologna della commissione parlamentare antimafia, anche il territorio modenese è stato toccato da una serie di iniziative contro la criminalità organizzata - arriva ora il turno di Sel. Il partito vendoliano organizza “Le Mafie qui da noi” alle 21 di oggi alla palazzina Pucci. Obiettivo: contrastare la sottovalutazione del fenomeno mafioso e «sollecitare una presenza civile e istituzionale al processo Black Mokey». Un gesto di solidarietà nei confronti di Giovanni Tizian, giornalista parte lesa nel procedimento per le minacce indirizzategli dal boss Nicola Femia per una serie di articoli pubblicati sulla Gazzetta di Modena. Insomma, un’iniziativa tesa a ricordare ancora una volta la forte presenza del fenomeno mafioso sul nostro territorio e a sollecitare, di conseguenza, adeguate contromisure. «È tempo di fare un salto di qualità e rendere incisive le iniziative di contrasto politico, giudiziario e culturale nei confronti del fenomeno mafioso tra Modena e provincia, ormai al livello di radicamento e non di semplice infiltrazione, con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza nel presidio civile e democratico del territorio».
Sel avanza qualche proposta. A partire dall’apertura di uno sportello comunale per la raccolta di segnalazioni, denunce dei cittadine e delle associazioni relative alla criminalità organizzata. Un’iniziativa già sperimentata in altri Comuni della regione e finanziabile, ragionano dal partito, grazie alla legge regionale di contrasto al crimine mafioso. «Inoltre riteniamo necessario che il Comune promuova un’ordinanza per rimuovere le slot machine nei locali di proprietà comunale allocati per usi commerciali, e incentivi gli esercizi privati a fare lo stesso, anche attraverso una riduzione della tassa sui rifiuti del 30%». Proposte che, promette Sel, approderanno presto in consiglio comunale, e che si accompagnano alle sollecitazioni per la «messa in campo di tutte le azioni che possono garantire trasparenza nella vita economica», a partire dal ricorso al criterio dell’offerta economica più vantaggiosa, piuttosto che a quello del massimo ribasso. Perché, spiegano ancora dal partito, è ormai chiaro che le cosche si sono spartite affari e territori. «Certo, non è la mafia con la coppola e la lupara, ma proprio perché meno visibile, essa è più pericolosa». (m.r.)