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il lutto

Morto Carlo Rispoli, uomo del podismo

Morto Carlo Rispoli, uomo del podismo

Si è spento a 69 anni, firma simbolo dello sport amatoriale: stroncato da un infarto mentre andava ad una corsa

27 settembre 2014
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È morto nella sua casa di Modena, mentre si preparava per andare a seguire una corsa podistica, il suo pane quotidiano da quasi 40 anni. Se ne è andato così Carlo Rispoli, collaboratore del nostro giornale, che per tutta Modena era “il podismo”. Avrebbe compiuto 69 anni il prossimo 22 ottobre.

 

Un infarto lo ha colto di sorpresa ieri pomeriggio. Era con la moglie Clara Ombrellucci, alla quale era legatissimo, e da lei si separava solo per seguire le gare dei fine settimana. Ieri pomeriggio era in programma “Una corsa verso casa”, gara organizzata da Aseop col patrocinio di Comune, Policlinico e Trenta Ore per la Vita. Lì sarebbe andato a fare quello che professionalmente più amava: scattare foto alla partenza, attendere i vincitori dei vari percorsi al traguardo e stilare le classifiche dopo l'arrivo.

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Se il movimento podistico modenese vive con entusiasmo gli appuntamenti del fine settimana è anche grazie a lui: lui stilava le classifiche, lui riconosceva storie e personaggi, lui raccontava cosa accade nel mondo delle corse amatoriali. Non c'era giovane e inesperto cronista, catapultato in quel mondo - proprio come accadde al sottoscritto - che non lo avesse preso da esempio: una telefonata a Rispoli per confrontare l'ordine d'arrivo, per avere risultati di gare alle quali solo lui andava, per un aiuto. Quante mani ha dato Carlo.

Se non c'era Rispoli non si partiva. E Carlo c'era sempre. Non ieri, tanto che qualcuno cominciava a chiedersi dove fosse. Poi, poco prima della partenza, si è sparsa la voce ed è stato ricordato con un minuto di silenzio. Speaker della manifestazione era la voce delle corse più famosa d'Italia, quella di Roberto Brighenti: «Con Carlo perdo un amico, una persona che stimavo perché faceva dell'impegno la sua prima professione. C'era sempre, ovunque, e questa perdita mi addolora. Ricordo quando lo ospitai a casa mia, nel 1983, in concomitanza della Classica della Madonnina, e da quel giorno si può dire che ci siamo sempre visti e sentiti lungo le nostre strade».

A piangere la scomparsa di Carlo uno dei presidenti più eclettici del podismo modenese, Gianni Vaccari della Madonnina: «Mi manca il fiato. Carlo era un amico di tutti noi e con lui perdiamo tantissimo. Mi farò portavoce nella prossima riunione del coordinamento per trovare il modo migliore di ricordarlo».

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Rispoli, originario di Orbetello, nasce podisticamente accanto a Ermes Luppi, per tutti il mitico Lupo Sport, quando insieme erano dipendenti della Fiat: «Io e altri correvamo, lui ci seguiva con la macchina fotografica. E da lì è iniziata la sua avventura e quella del podismo modenese che lui ha contribuito ad elevare. Io perdo un amico, il podismo perde uno dei personaggi più importanti e rappresentativi». Già collaboratore del Csi, la passione di Carlo lo portava anche all’atletica. Gianni Ferraguti del Mollificio Cittadella lo ricorda così: «Era una delle persone più disponibili che il nostro sport abbia incontrato in questi anni. Potevamo sempre contare su di lui. È una grave perdita».

Carlo Rispoli lascia la moglie Clara Ombrellucci, i figli Barbara e Marco. I funerali saranno celebrati nella giornata di lunedì, ma luogo e orario non sono ancora stati resi noti. La camera ardente è allestita a Terracielo. Tutta la famiglia della Gazzetta di Modena si unisce al dolore di parenti e amici.

Davide Berti