Piano Muzzarelli, vigili perplessi
Il sindacato prepara una risposta ufficiale, Confesercenti: «Aspettiamo i risultati»
Ci sarebbero forti perplessità da parte del sindacato della polizia municipale sulla reale possibilità di realizzare operativamente l’ambizioso progetto sicurezza presentato l’altro giorno dal sindaco Muzzarelli in consiglio comunale. Le perplessità principali, al di là di quelle operative, sono legate a due punti nodali il numero dell’organico che nonostante il rinforzo di altri 10 agenti previsti nei prossimi mesi non sarebbe in grado di far fronte all’aumentato carico di lavoro. In secondo luogo, permangono perplessità su come si possa arrivare ad una efficace realizzazione del servizio, quando già ora di sera esiste più di un problema a far fronte alla situazione. Ma prima ancora di entrare nel merito delle questioni la cosa che più ha “disturbato” il corpo è il fatto di non essere stati coinvolti nel giro di consultazioni che hanno preceduto il varo del piano. «Noi che siamo quelli che dovranno fare il lavoro - è la sintesi - saremo coinvolti solo giorni dopo quando il sindaco ha già illustrato il tutto pubblicamente in consiglio comunale... Non ci sembra un corretto modo di agire, detto questo andremo all’incontro con lui ed elencheremo tutte le nostre perplessità».
L’impressione è che il percorso di avvicinamento alla realizzazione del piano non sarà facile.
Da Confesercenti arriva invece una cauta apertura di credito: «Le proposte avanzate dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli sono, dal nostro punto di vista, un segnale importante - spiega l’associazione - che risponde a quanto cittadini, imprenditori e noi chiediamo ormai da tempo». Confesercenti Modena sembra apprezzare il nuovo piano che tra le altre cose, oltre ai 10 agenti di polizia municipale in più per il 2015 e una presenza costante 24 ore su 24 dei vigili urbani, punterà su un presidio maggiore del territorio e sul potenziamento della videosorveglianza. In un comunicato, Confesercenti precisa però che «un giudizio più complessivo sugli interventi verrà espresso alla luce dei risultati conseguiti».
L'associazione sottolinea che, in tema di sicurezza, «restano aperte altre questioni, la cui soluzione non dipende dal Comune, ma piuttosto dallo Stato».
E' necessario, ad esempio, «potenziare l'attività investigativa nella lotta alle mafie profondamente radicate nel nostro tessuto economico e sociale». Confesercenti è consapevole «dei problemi di finanza pubblica e di esigenza di razionalizzazione della spesa, ma questo non può andare a discapito della sicurezza». L'associazione riconosce che «il sindaco ha individuato le aree a rischio della città: in centro, soprattutto negli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, in zona tempio, in alcune periferie molto degradate, nelle frazioni e in prossimità di edifici abbandonati», ma sostiene che «l'attività di polizia in questo caso è importante, ma ancor di più lo è il recupero e la riqualificazione delle strutture dismesse e in abbandono», un punto su cui «riteniamo ci sia molto da fare». Infine, confesercenti afferma che è indispensabile «un intervento volto a debellare l'accattonaggio».