Zone a luci rosse La Liotti contraria: «Danno enorme»
È un dibattito che periodicamente si ripresenta, ma la coordinatrice delle Democratiche modenesi Caterina Liotti si dice fermamente contraria alla creazione di zone a luci rosse sul territorio...
È un dibattito che periodicamente si ripresenta, ma la coordinatrice delle Democratiche modenesi Caterina Liotti si dice fermamente contraria alla creazione di zone a luci rosse sul territorio modenese: "«Concordo invece con il sindaco - dice la Liotti - sul fatto che occorra impegnarsi per contenere il fenomeno piuttosto che legittimarlo. È importante, soprattutto per la parte della prostituzione legata alla tratta, rafforzare l'impegno delle istituzioni locali nel rendere effettivo il sostegno alle donne che intendono uscirne. Credo, inoltre, che il danno culturale che si potrebbe ingenerare sarebbe enorme. Legittimare le zone a luci rosse avrebbe un impatto pesante sulle giovani generazioni - a mio avviso già abbastanza in difficoltà nell'affrontare il tema dell'affettività e della sessualità come dimostrano anche i dati sulla violenza contro le donne nel nostro Paese. Troverebbe ulteriore alimento nei ragazzi lo stereotipo della donna quale oggetto sessuale che si può comprare e vendere e nelle ragazze la convinzione che, tutto sommato, quello della prostituta è un mestiere come un altro. Rispetto alle motivazioni portate a sostegno dell'idea da Fausto Cigni, ovvero che se non si riesce a fermare la «domanda di sesso a pagamento» le Istituzioni dovrebbero almeno governala, invito tutti a provare a trasferire questo concetto sulle altre forme di illegalità che aumentano l'insicurezza della nostra città, dallo spaccio di droghe alla micro criminalità. Sarebbe come dire che siccome c'è una richiesta di droga dobbiamo ricavare uno spazio dove lo spaccio sia legale. Noi come donne del Pd non ci stiamo».