Sicurezza: tornano in strada i City Angels
La prima uscita dei “volontari di strada” nella zona della stazione. Alla fine di ottobre i nuovi corsi
Gli angeli della notte tornano in strada. I volontari dal basco blu e dalla giubba rossa hanno ripreso la loro missione per aiutare i “dimenticati”. Portano cibo e bevande ai senzatetto, segnalano e sedano risse, controllano luoghi a rischio, fornendo il loro contributo per una città più sicura.
Un tema su cui negli scorsi giorni s’è espresso anche il sindaco: «Dobbiamo riconquistare i luoghi del degrado - ha spiegato Gian Carlo Muzzarelli, riconoscendo la realtà del problema - altrimenti non arriveremo mai in fondo». Il primo cittadino ha risposto con un piano alle proteste che si sono susseguite nelle ultime settimane: dal disagio dei residenti nella zona Tempio ai timori della zona musicisti. Nel mirino danneggiamenti e furti, droga e prostituzione. Nel piano è stato previsto un aumento delle telecamere (da 135 a 160) e delle pattuglie serali, oltre a diversi controlli in stazione. Un luogo che è stato scelto dagli “angeli cittadini” per l’inizio del loro volontariato di strada d’emergenza.
Sorriso sulle labbra, le giubbe rosse si prendono cura di persone senza fissa dimora, immigrati, ma anche cittadini che necessitano di un soccorso immediato. I componenti del gruppo scelgono un breve nome in codice dopo l’addestramento, da usare per le segnalazioni d’emergenza e in grado di tutelare la privacy.
«Il 25 e il 26 ottobre partiranno i nuovi corsi - ha anticipato il vice coordinatore e responsabile operativo del gruppo modenese - La selezione sarà a Parma che ci ospita con la sede, visto che a Modena non l’abbiamo ancora. Gli interessati possono utilizzare i contatti presenti sul sito nazionale».
Fondati da Mario Furlan nel 1994, i City Angels hanno sedi in decine di città italiane. Ai piedi della Ghirlandina hanno mosso i primi passi nel novembre scorso. I rappresentanti parmensi hanno dato un aiuto nel primo periodo e ora il loro sostegno s’è rinnovato.
I baschi blu modenesi svolgono un’uscita alla settimana. Si possono riconoscere per il saluto, rivolto verso tutti, e la giubba rossa, identificabile anche al buio. Se vedono potenziali risse, si dispongono a cerchio, in “deterrenza passiva”, per controllare senza destare sospetti. In caso di aggressioni, intervengono subito e chiamano le forze dell’ordine, con cui hanno instaurato un filo diretto. A breve ripartiranno le attività contro l’emergenza freddo.