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Il sogno di Caterina: diventare donna soldato

di Serena Arbizzi
Il sogno di Caterina: diventare donna soldato

Ventunenne impiegata ha superato i test di ammissione nelle Forze Armate «Voglio poter essere utile al mio Paese e combattere anche la mafia»

29 settembre 2014
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Difesa della patria in nome di un forte patriottismo, senso di giustizia e una fortissima motivazione. Queste le caratteristiche che hanno spinto la carpigiana Caterina Molaschi, ventunenne, a partecipare al concorso per entrare nelle Forze Armate, superandolo con successo i test e le prove fisiche per poter fare il militare proprio nei giorni scorsi. Ma cosa spinge Caterina, che lavora in un negozio di ottica al Borgogioioso, ad intraprendere una professione così particolare e prevalentemente maschile? «Il desiderio di entrare nelle Forze Armate è nato in me fin da piccola - racconta Caterina - ho sempre guardato film e letto libri che riguardano la lotta alla criminalità organizzata. Il desiderio che ho nasce anche da un forte patriottismo. Il concorso a cui sto partecipando è il Vfp1 (volontario in ferma prefissata di un anno): il vfp1 è il requisito minimo per fare poi concorsi nelle altre Forze Armate. Dopo questo anno mi piacerebbe provare il concorso in Polizia o, in alternativa, continuare nell'esercito facendo il concorso per Vfp4. Il mio sogno è diventare ispettore di polizia e lavorare in una sezione operativa dell'antimafia. Il concorso è composto da varie fasi: la prima è la domanda on-line dove inserisci tutti i tuoi dati, gli studi, i vari brevetti (porto d’armi, patenti varie, bagnino, patente nautica...). Dopo circa un mese e dieci giorni dalla chiusura delle domande esce una graduatoria con le convocazioni e in base al blocco a cui hai partecipato vengono convocate le persone selezionate. Alla seconda convocazione, si viene chiamati in una caserma dove si trascorrono due giorni a fare prove fisiche, visite mediche e test psicoattitudinali. Il primo giorno al mattino si fanno le prove fisiche (mille metri, flessioni, addominali…), le visite specialistiche (oculista, cardiologo, otorino ) e la visita generale (peso, altezza, controllo tatuaggi che non devono essere visibili con nessuna divisa altrimenti si viene esclusi ). Al pomeriggio si fanno i test psicoattitudinali, ossia un test di 133 domande, un test di velocità e il Minnesota con 567 domande. Il secondo giorno invece c'è il colloquio con lo psicologo e con lo psichiatra e nel pomeriggio la commissione ti dà l’idoneità. La terza fase è la graduatoria finale, che esce al termine di tutte le visite: i primi 1500 verranno mandati al Rav (Reggimento Addestramento Volontari) per iniziare l addestramento. È la seconda volta che faccio il concorso - conclude Caterina - Avevo già provato all'inizio dell'anno, ma mi avevano scartata a causa tatuaggio sulla caviglia. Dopo essermi sottoposta a tre interventi chirurgici ho rimosso il tatuaggio e ho riprovato».