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il caso

«Casa senz’acqua e cinque figli: il Comune mi aiuti»

Ammar Taoufik, 4 figli e uno in arrivo a ore, ha appena finito il trasloco nel suo nuovo appartamento di via Cesare Battisti. Dopo avere versato la cauzione (1500 euro di cui 1200 ricevuti come aiuto...

30 settembre 2014
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Ammar Taoufik, 4 figli e uno in arrivo a ore, ha appena finito il trasloco nel suo nuovo appartamento di via Cesare Battisti. Dopo avere versato la cauzione (1500 euro di cui 1200 ricevuti come aiuto dal Comune), ha però scoperto che la casa è senza acqua potabile e di conseguenza inagibile.

«Nessuno mi ha avvisato - dice il tunisino, titolare di un negozio di alimentari nei pressi della Posta di via Pietri - e adesso sono in un vicolo cieco. Senza casa, senza soldi e con il quinto figlio in arrivo. Spero che il Comune mi dia una mano». Una situazione per certi versi assurda che ora tentiamo di raccontare. L’uomo in precedenza abitava in un appartamento in via Etna. L’affitto mensile era di circa 300 euro. Una cifra accettabile, ma poi sono emersi problemi: un pignoramento al proprietario e così per Ammar si è reso necessario trovare un altro appartamento. Tramite un’agenzia immobiliare viene invitato a visitare l’attuale casa di via Cesare Battisti. L’appartamento è al terzo piano, ma è grande e a due passi dal centro: affare fatto. Lo straniero però non ha i soldi per pagare la cauzione al proprietario (residente nel napoletano), così chiede aiuto al Comune che risponde subito: pronti 1200 euro con cui pagare parte della cauzione. «Ho fatto il bonifico, guardi la ricevuta - spiega il tunisino - e adesso mi trovo senza casa. Il problema è che il proprietario da anni non paga le spese condominiali e l’amministratore condominiale ha chiuso l’erogazione dell’acqua. Nessuno mi ha avvisato, forse anche per il fatto che il contratto l’ho firmato in agosto. Fatto sta che terminato il trasloco ho fatto questa terribile scoperta. Per il momento - continua - io e la mia famiglia ci stiamo lavando con l’acqua portata su in damigiane, ma non può andare avanti così. Anche perché mia moglie tra poche ore partorirà e avrà bisogno di una casa confortevole. D’altra parte io non posso pagare le spese arretrate del proprietario perché la cifra è enorme: 9mila euro. Io ho una famiglia numerosa e non posso permettermi spese. Chiedo al Comune di darmi una mano, sono davvero in una brutta situazione. Avessi saputo che la casa era inagibile ovviamente non avrei usato i soldi del Comune per la cauzione. Ma adesso l’errore è stato fatto e ho bisogno d’aiuto. Nel condominio stanno facendo pressioni per mandarmi via. Aiutatemi».

Rino Filippin