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LA CRISI

Edilizia, a Modena calo fra i più vistosi

Edilizia, a Modena calo fra i più vistosi

La provincia è settima in Italia per il crollo dei permessi di costruire (-86,4%) dal 2005 al 2012. Il peso della burocrazia

30 settembre 2014
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Due città emiliane al vertice della graduatoria nazionale delle province italiane in cui si costruisce di meno. Nella nuova classifica, che è stata pubblicata da “Il Sole 24 Ore” sulla base dei dati Istat, emerge che a livello nazionale nel periodo 2005-2012 il calo dei permessi di edificazione è del -70,5% (unica eccezione in questo ambito è Genova, dove c’è il solo segno positivo con +1,3%).

E in questa graduatoria Modena si colloca al settimo posto assoluto con un calo dell’86,4% e 10,6 permessi ogni diecimila abitanti.

In media, nel 2012 si contano 14,3 permessi ogni 10.000 abitanti. Se, rispetto agli anni pre-recessione, la crisi del mattone si sta facendo particolarmente sentire, a influire è anche la burocrazia: mediamente in Italia servono infatti 233 giorni per ottenere un permesso contro i 184 della Francia, i 97 della Germania e soltanto 88 in Inghilterra.

Focalizzando l’attenzione sulla regione Emilia Romagna, la città dove i cantieri risultano più bloccati è comunque Ferrara, con un -93,1% di permessi tra 2005 e 2012 e 6,8 permessi ogni 10.000 abitanti, dati che collocano la provincia ferrarese al primo posto assoluto in Italia. In regione segue subito al secondo posto assoluto Reggio Emilia, con -91,4% e 6,8. Scorrendo l'elenco si trovano, nell'ordine, Ravenna al sesto posto assoluto (-86,6% e 9,3), Modena che è appunto settima e quindi Piacenza ottava (-86,4% e 10,4), Forlì-Cesena che è decima (-85,9% e 10,5).

Il capoluogo Bologna arriva al posto numero 17 (-82,6% e 10,3), prima di Parma al 37esimo posto (-76,1% e 20,1). La provincia dove la flessione del mattone è meno contenuta appare Rimini: -76% i permessi, 20,9 ogni 10mila abitanti.

Un ulteriore segnale significativo di quanto sia drammatica la crisi del settore edile in Emilia Romagna e in particolare nella provincia di Modena.

I dati Istat a livello nazionale denotano quanto la flessione sia pesante in regioni come Emilia Romagna e Toscana, dove si era maggiormente costruito in passato.

Per quello che concerne i permessi di costruzione - i dati più recenti si riferiscono all’annata 2012 - va evidenziato che non incide soltanto la tendenza negativa nell’ambito delle compravendite immobiliari ma anche il peso significativo della burocrazia perché i dati diffusi dalla World Bank (Banca mondiale) con il progetto Doing Business pongono in risalto che l’Italia (con i suoi 233 giorni) è al centododicesimo posto nel raffronto fra 189 Paesi: l’Italia si piazza subito alle spalle di Mali, Togo, Irlanda.

In Italia la città più virtuosa è Milano (151 giorni), poi Bologna a quota 164, per arrivare a Palermo e Catanzaro dove in media occorrono 300 giorni.