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Filmava dipendenti in bagno: a giudizio

di Carlo Gregori
Filmava dipendenti in bagno: a giudizio

Ieri la prima udienza per un noto pasticciere imputato di voyerismo: le telecamere nella toilette scoperte dalle dipendenti

30 settembre 2014
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“Interferenze illecite nella vita privata” è il capo di imputazione contro un noto pasticciere modenese accusato di voyerismo altamente tecnologico: alcune sue dipendenti hanno scoperto e denunciato due telecamere piazzate nel bagno del personale (tutto femminile) all’altezza del wc. Due di loro si sono costituite parte civile e deporranno alla prossima udienza, il 2 dicembre.

Il caso era rimasto finora in sordina. I fatti risalgono al dicembre 2012. Una mattina una delle nove pasticciere va in bagno. Si lava le mani e cerca la carta per asciugarsi ma il rotolo dispenser pare incastrato. Da settimane è chiuso, ma ha un pertugio al lato. Infila la mano e cerca di aprirlo per vedere se c’è carta ma la mano sente uno strano oggetto. È una telecamera. Di fronte al wc c’è uno tubo con una canalina posizionato proprio frontalmente che nessuno sa a cosa serve. È un’altra telecamera. La direzione degli obiettivi non lascia nessun dubbio su cosa filmano. La dipendente esce e avvisa le colleghe. Si crea un forte turbamento. Appena il titolare rientra da alcune commissioni, gli vengono poste precise domande sulle telecamere ma questi, pur vergognandosi, non dà risposte. Così le pasticcere decidono di uscire per protesta.

Le dipendenti - nove donne; l’unico maschio è il titolare - restano a lungo a discutere sul da farsi. La situazione è non solo imbarazzante ma ha dei risvolti che non si riescono a prevedere. Quelle riprese dove sono andate a finire? Oltre al titolare, le avrà viste qualcuno? Dopo qualche ora, le pasticciere rientrano al lavoro. Ma il titolare ha già rimosso le due telecamere. Un gesto parzialmente inutile perché le vittime hanno già documentato la loro presenza nel bagno con il supporto di foto.

Solo la sera successiva, messo alle strette, il titolare ammette di aver filmato all’interno del bagno. Tre dipendenti si sono licenziate. Sono partite quattro denunce che hanno avviato le indagini della guardia di finanza coordinata dal sostituto procuratore Pasquale Mazzei. Ma solo due delle ex dipendenti si sono oggi costituite parte civile (sono seguite dagli avvocati Pier Francesco Rossi e Francesca Malagoli).

Una delle due vittime costituitesi parte civile era appena diventata maggiorenne quando sono state scoperte le telecamere in bagno: era dunque minorenne quando veniva ripresa nelle settimane precedenti.

Ieri mattina si è aperta l’udienza davanti al giudice monocratico Tironi. Il pasticciere, assistito dall’avvocato Cosimo Zaccaria, si è avvalso del rapporto di un consulente che verrà ascoltato dal giudice: la relazione dimostrerebbe che le due telecamere non erano in grado di riprendere e che quindi non esistono video voyeristici detenuti dall’imputato.