Gazzetta di Modena

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«Tangenziale, è ora che Anas dia risposte»

«Tangenziale, è ora che Anas dia risposte»

Castelnuovo. Il sindaco scrive all’ente: «Per Montale dopo 30 anni di promesse si deve passare ai fatti»

30 settembre 2014
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CASTELNUOVO. La pazienza è la virtù dei forti, si sa. Ma ci sono dei limiti e 30 anni di attese quei limiti li hanno superati. È il caso della promessa e finora mai arrivata tangenziale di Montale. La frazione di Castelnuovo è oggi attraversata dalla via Vandelli, la strada statale che collega la montagna con Modena, col suo carico di auto, camion, smog e rumore. Non c'è riunione nella frazione di 5mila anime in cui non ci si interroghi sulla tangenziale. Così nei giorni scorsi il Comune è tornato, con una lettera, a sbattere i pugni sul tavolo dell'Anas l'ente che dovrebbe realizzare l'opera che permetterà al traffico di bypassare il centro abitato. Della tangenziale se ne parla dal 1985, mentre è del '90 il primo progetto preliminare da parte della Provincia di concerto con il Comune. Da allora s'è mosso poco o nulla tanto che «nel frattempo - si legge nella lettera inviata all'Anas - decine di opere di adeguamento viario in tutta la Provincia sono state realizzate anche se previste in epoca successiva alla tangenziale di Montale, secondo un criterio di priorità non sempre chiaro e motivato». Nel 2009 è il Comune stesso, a sue spese, ad aggiornare il progetto da 18 milioni di euro, ma ancora un “si parte” non è arrivato. «Questa è un'opera che va assolutamente fatta, non possiamo attendere oltre», spiega Benedetta Brighenti, assessore ai Lavori Pubblici. Da un lato c'è l'inquinamento fatto di smog e rumore, che Montale è costretto a subire «con picchi altissimi, molto più che altrove», continua l'assessore. Montale è un osservato speciale nel piano di monitoraggio dell'aria. Dall'altro c'è il futuro assetto viario della provincia. «La Pedemontana è ormai completata e col progetto di prolungare la complanare di Modena fino al casello di Modena Sud la Vandelli resterà l'unica via di collegamento tra due arterie che scorrono praticamente parallele. Questo aggraverà la situazione». «Per noi - si legge nella lettera - l'opera è di assoluta importanza e chiediamo che vengano mantenuti gli impegni, consapevoli che dal momento del finanziamento a quello della realizzazione passeranno almeno 4-5 anni tra progettazione, espropri, gara ed esecuzione. Chiediamo di conoscere in modo ufficiale lo stato di avanzamento e i tempi presumibili di accantieramento». Negli anni tra il via libera all'opera e l'inaugurazione, conclude la Brighenti, «partirebbe anche il nostro lavoro di raccordo con residenti e commercianti di Montale: l'opera non deve andare a discapito di nessuno. Da parte nostra servirà un piano per la frazione, perché con la tangenziale anche il centro ritroverebbe una sua dimensione, cosa che oggi non ha».

Andrea Minghelli