Gazzetta di Modena

CAMPOSANTO. Sono passati 40 anni da quel lontano 1974, quando Gianfranco Borghi e Giorgio Bergamini aprirono la loro azienda nella stalla del prof Fregni di via Panaria a Camposanto.

Una azienda che sarebbe diventata l’avventura della loro vita, una delle prime aziende meccaniche artigianali di Camposanto. A distanza di tanto tempo, quell’avventura ha saputo resistere. Resistere ad una economia che si è radicalmente trasformata. Resistere al terremoto che ha fermato la produzione solo per il tempo necessario a “legare” i famosi pilastri che nessuno - o quasi - legava, nella Bassa. E ha saputo resistere anche ad un salto generazionale perchè, a differenza di tanti altri capitani d’industria privi di una adeguata seconda generazione, alla Omp di Camposanto - l’Officina Meccanica Panaro - i figli hanno raccolto e valorizzato le idee e i sacrifici dei padri.

«Nel 2006 - spiega infatti Gianfranco - l’azienda è stata rilevata dai nostri figli, Matteo Bergamini, Matteo e Stefano Borghi».

Ma per festeggiare i 40 anni di attività, nei giorni scorsi c’erano tutti. Omp infatti può contare ancora su una quindicina di addetti, specializzati nella produzione di prototipi meccanici, con campionatura e produzione di piccole e medie serie.

«Lavoriamo tutti i tipi di materiali - spiegano i figli - e per conto di importanti aziende del settore. Diciamo che fin dagli inizi la Omp non ha avuto timore di investire nelle nuove tecnologie, ad esempio abbiamo adottato la marcatura al laser. Anche in questi giorni stiamo montando un macchinario moderno, e ci siamo dotati di una sala di collaudo per effettuare i test».

Con la festa di compleanno è andata in archivio anche la botta del terremoto: «Siamo rimasti fermi praticamente alcune ore, come molti dalle nostre parti. Il tempo di fissare con tiranti e barre di acciaio le travi in cemento armato che si erano mosse. Poi siamo ripartiti. E ne siamo ben felici». (ase)