Le lacrime all’asilo di Carpi dove insegnava
Le colleghe delle “Chiocciole”: «Siamo sconvolte». Oggi uno psicologo di sostegno nella struttura
CARPI. L’omicidio di Gorghetto ha duramente segnato anche la città di Carpi. Francesca Marchi, la 52enne assassinata nella sua casa della frazione di Bomporto era un’insegnante di scuola d’infanzia particolarmente apprezzata per i suoi modi affabili con i bambini e per la sua capacità di organizzazione del lavoro. La sua prematura scomparsa ha fatto affondare nel più profondo sgomento colleghi, dirigenti della scuola d’infanzia comunale Le Chiocciole di via Niccolò Biondo. Questa mattina uno psicologo sarà presente a scuola per valutare come affrontare con i piccoli alunni la tremenda notizia della morte di una loro tata. «Le altre tate hanno saputo della notizia ieri, a fine mattinata – racconta una mamma che porta la sua bimba alle Chiocciole – Quando siamo andate a prendere i bambini ieri pomeriggio hanno spiegato che oggi sarà una giornata cruciale per decidere il da farsi, ovvero come trasmettere ai nostri figli questa tragica notizia. I bambini, infatti, ieri mattina si sono accorti subito della sua assenza, dal momento che Francesca è stata sostituita da una supplente. Io spero con tutto il cuore che venga fatta giustizia. Spero che l’assassino paghi le conseguenze di questo gesto efferato qualunque sia la causa. Lei era molto attenta alle attività che la scuola organizzava: teneva che le frequentassimo tutte e che fossimo sempre presenti». Lo stesso triste sconcerto regna tra le colleghe di Francesca. «Siamo sconvolte dal dolore: non riusciamo a credere a questa tragedia…», fanno sapere alcune di loro mentre cercano di tutelare i bambini dalla notizia dell’accaduto.
Anche Alberto Bellelli, presidente dell’Unione Terre d’Argine, venuto a conoscenza del gravissimo fatto di cronaca ha rimarcato il dolore e lo sbigottimento per l’accaduto. Bellelli sottolinea poi come la preoccupazione del Settore Istruzione dell’ente associato «sia stata quella di compiere ieri mattina una visita alla struttura scolastica dove lavorava la vittima per un colloquio con le colleghe dell’insegnante scomparsa, una valente e apprezzata insegnante», in modo da tutelare per quanto possibile i bambini e le bambine ospiti della scuola carpigiana e valutare l’attività didattica nei giorni a venire.
Serena Arbizzi