Gazzetta di Modena

MODENA. Ci sono calciatori amati e ci sono calciatori che diventano oggetto di culto: Javier Zanetti rientra nella seconda categoria. Ecco perché l'ex capitano dell'Inter, ora vicepresidente della società nerazzurra, è ancora capace di attrarre magneticamente l'affetto della gente, come avvenuto all'Osteria del Pozzo in occasione della cena di fine anno del club “Modena Interista”.

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Almeno un centinaio di fedelissimi non si è voluto perdere l'incontro con quello che per tutto il popolo nerazzurro è tuttora il capitano e il simbolo dell'Inter, anche perché Zanetti non è stato solo un campione ed una bandiera sul rettangolo verde, ma ha saputo nel corso della carriera interpretare un ruolo fondamentale nell'impegno sociale e nella beneficenza: tutto grazie alla Fondazione Pupi, da lui fondata assieme alla moglie Paula con l’obiettivo di operare nel settore della protezione integrale dei diritti dei bambini e degli adolescenti, con particolare attenzione a quelli della sua Argentina.

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L'incontro con i soci di Modena Interista, infatti, è stata anche l'occasione per raccogliere denaro per la sua fondazione. «Grazie Modena, siete meravigliosi», così Zanetti ha voluto ringraziare tutti i presenti, con i quali si è a lungo intrattenuto per le classiche foto di rito e gli autografi, accontentando pazientemente tutti i tifosi accorsi per lui. Perché essere un campione non significa solamente saper calciare un pallone, è molto di più.

Giovanni Balugani