Carcere, sala teatro ristrutturata e i detenuti servono cena ai Lions
Giovedì tutti i Lions Club di Modena, Host, Wiligelmo, Romanica, Avia Pervia, Estense e Leo Club, soci ed amici, si sono ritrovati nel carcere di S.Anna in occasione del “Service” lionistico per la...
Giovedì tutti i Lions Club di Modena, Host, Wiligelmo, Romanica, Avia Pervia, Estense e Leo Club, soci ed amici, si sono ritrovati nel carcere di S.Anna in occasione del “Service” lionistico per la risistemazione della sala teatro del carcere.
Per l’occasione la cena di gala è stata preparata nella cucina della casa circondariale dallo chef stellato Marta Pulini e servita da un gruppo di detenuti, con la direzione organizzativa del Bibendum Group. Nel menù offerte anche verdure biologiche prodotte nel campo del reclusorio.
Prima della cena si è proceduto all'inaugurazione della Sala Teatro con un breve spettacolo, messo in scena da un gruppo di detenuti che frequentano il laboratorio teatrale sotto la direzione artistica di Stefano Tè dell’associazione Teatro dei Venti.
La collaborazione tra la direzione della Casa Circondariale e i Lions modenesi è iniziata nel 2012 con il progetto "Service Insieme" in cui erano stati risistemati gli spazi dedicati ai colloqui dei detenuti con i familiari, in particolare con i minori. Quest’anno è stata la volta del teatro.
L'iniziativa di quest'anno è stata finalizzata a far conoscere da dentro la realtà penitenziaria e il lavoro degli operatori, oltre che dare un'opportunità lavorativa e formativa ai detenuti coinvolti.
I lavori sono stati in parte eseguiti dai detenuti che lavorano per l'amministrazione penitenziaria con i materiali messi a disposizione dai Lions.
L'evento è stato reso possibile grazie alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria, che ha garantito che tutte le attività si svolgessero in sicurezza, senza intervenire sulle attività quotidiane.
È la prima volta che un'iniziativa di questo genere viene realizzata all'interno della Casa Circondariale, e rientra tra quelle finalizzate ad avvicinare la società esterna al mondo penitenziario, spesso invisibile o ignoto ai più.
Si è trattato di una grande sfida, che i Lions Club hanno reso possibile, dimostrando che il muro del pregiudizio e dell'indifferenza può essere abbattuto e che anche dal carcere può venire qualcosa di buono.