Gazzetta di Modena

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Grégoire cittadino onorario di Zocca

Grégoire cittadino onorario di Zocca

ZOCCA. «Sono felice di essere tra i figli e le figlie di Zocca». Con queste parole Grégoire Ahongbonon ha salutato il conferimento della cittadinanza onoraria di Zocca nel corso del consiglio...

24 ottobre 2015
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ZOCCA. «Sono felice di essere tra i figli e le figlie di Zocca». Con queste parole Grégoire Ahongbonon ha salutato il conferimento della cittadinanza onoraria di Zocca nel corso del consiglio comunale straordinario di ieri. Ha avuto anche modo di raccontare la sua incredibile storia. La storia di un uomo che riparava le gomme delle biciclette in Benin, quando una profonda crisi personale lo ha portato sull'orlo del suicidio. A salvarlo sono stati un prete e la scoperta della fede. Grégoire ha iniziato nel 1990 la sua opera di aiuto verso i malati mentali. In Africa sono considerati posseduti da spiriti impuri. «Ci sono uomini - ha raccontato Ahongbonon - incatenati da 10/15 anni. In un campo ho trovato 204 malati, abbandonati all'aperto sotto la pioggia e sotto il sole. Subiscono lo stesso trattamento anche bambini di soli 10 anni». Gregoire ha iniziato con la sua associazione a costruire strutture per i malati di mente, dove essi possono essere accolti, curati e apprendere un lavoro. Ad oggi Grégoire e il suo gruppo hanno aiutato circa 60.000 persone e sono presenti in Costa D'Avorio, Burkina Faso, Togo e Benin. Nella grande opera di Grégoire c'è anche l'aiuto concreto di alcuni cittadini zocchesi. Secondo Lucchi, presidente dell'associazione Insieme si può - comitato di Zocca-Montalto, lo ha conosciuto nel 1992 e per anni lo ha aiutato nei suoi progetti. Un aiuto concreto è arrivato anche dallo psichiatra Angelo Righetti che ha visitato le strutture di Grégoire ed è stato il vero ispiratore dell'evento. (f.c.)