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Daniele Sitta: "Centro, parchi, vecchie osterie... la mia Modena"

Daniele Sitta
Daniele Sitta: "Centro, parchi, vecchie osterie... la mia Modena"

L'ex assessore del Comune di Modena Daniele Sittà ci racconta le 10 cose che preferisce della sua città

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Daniele Sitta, modenese doc, un passato e un presente nel mondo cooperativo emiliano, è stato giovanissimo sindaco di Campogalliano dal 1987 al 1992 poi assessore comunale sotto la Ghirlandina dal 2004 al febbraio 2013. Ora è direttore della cooperativa di Modena e Reggio “Open.Co”. Qui racconta la sua città preferita.

CENTRO STORICO. Io continuo a preferire questa parte della città, oggi il centro è bellissimo perché è il frutto di trent'anni di intensi lavori di recupero. Non abbiamo tanti monumenti prestigiosi, ma alcuni, come quelli del sito Unesco lo sono senz'altro.

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DUOMO E GHIRLANDINA. È questo il centro della città culturale, due monumenti prestigiosi insieme al Palazzo Ducale sede dell'Accademia militare.

PIAZZA ROMA. La pedonalizzazione di piazza Roma ha finalmente aggiunto la cornice che si merita al palazzo ducale: è stata una operazione difficile e coraggiosa, molto importante. Lì vicino c'è anche largo San Giorgio, angolo che io amo molto.

I PARCHI. Sono l'altro aspetto bello di Modena, sono 130 tra piccoli, piccolissimi e grandi e sono molti utilizzati dai modenesi. Sono un vero e proprio patrimonio della nostra città che ha il doppio degli standard minimi per abitante previsti dalla normativa regionale. Ferrari, Amendola e gli altri sono frequentatissimi.

EX AUTODROMO. Un'altra zona verde che è molto apprezzata, occorrerà tenerlo presente anche nelle nuove progettazioni urbanistiche che nasceranno con i recuperi visto che questi luoghi sono il cuore verde della città.

LUOGHI CULTURALI. Abbiamo tante cose preziose, come la Galleria Estense e la Biblioteca Estense che in futuro saranno meglio valorizzate. Ma dobbiamo essere concreti: quei luoghi non sono unici per chi viene dall'America o dal Giappone. Offerte così, in Italia, per fortuna ce ne sono tante.

FERRARI E PAVAROTTI. Noi abbiamo cose uniche al mondo: i musei Ferrari di Modena e Maranello, la Maserati e la casa natale Pavarotti. Per i turisti sono queste le unicità per cui vengono e poi vedono anche le altre cose belle che abbiamo.

GASTRONOMIA. A chi non piace mangiare? È uno dei piaceri della vita e io preferisco di gran lunga le vecchie trattorie e osterie della città, quelle che fanno cibi tradizionali.

LE PERIFERIE. Quelle di Modena sono gradevoli e anche ben costruite dai punti di vista architettonico e urbanistico, ma c'è poca densificazione, pochi abitanti per ettaro. In questo modo non si trasformano in pezzi veri e propri di città, non si possono insediare artigiani e piccolo commercio.

IL FUTURO. Nel disegnare la città del futuro occorre pensare a luoghi dove si sta bene, ma dove la vita deve essere facile per piccoli negozi e uso della bici o del trasporto pubblico, altrimenti le persone prenderanno l'auto e andranno al centro commerciale.