«Bellco senza piano industriale»
Ieri sciopero con presidio. I lavoratori scrivono a Montezemolo
MIRANDOLA. Una lettera con tanto di “stima” finale a Matteo Montezemolo, presidente della Bellco, e una importante adesione allo sciopero di due ore ieri all’azienda biomedicale Bellco. Il sindacato segnala la totalità delle adesioni fra i lavoratori in produzione e intorno all’80% quella di impiegati e quadri.
«Lo sciopero (il secondo in poco più di due settimane) è stato proclamato dai sindacati di categoria Filctem/Cgil Femca/Cisl e Uiltec/Uil e dalle Rsu - spiega la nota - a sostegno della richieste di un piano industriale che dia certezze sulla continuità produttiva e occupazionale, per il rinnovo dell’integrativo aziendale».
Durante lo sciopero con presidio, i lavoratori in assemblea hanno deciso di scrivere la lettera aperta al presidente del Fondo Charme (proprietario di Bellco), Montezemolo, per interessarli alla loro vertenza .
Nella lettera evocano l’impegno nella ricostruzione, ma lamentano che «non è corrisposto lo sviluppo dell’azienda più volte annunciato e tuttora manca un piano industriale... A tutto ciò si è aggiunto il blocco delle trattative per il contratto aziendale».
Al presidio erano presenti anche il sindaco di Mirandola e l’assessore alle Attività produttive, Benatti e Ganzerli, che hanno ribadito l’impegno dell’amministrazione per avere garanzie sulle prospettive industriali di Bellco.
L’assemblea ha anche deciso di chiedere l’avvio di un tavolo con la Regione.