Gazzetta di Modena

Modena

Da Soliera fino al Nepal per ricostruire le scuole

di Serena Arbizzi
Da Soliera fino al Nepal per ricostruire le scuole

Franco Zibordi ha lasciato la banca dove lavorava e ora raccoglie aiuti umanitari per il paese colpito dal sisma: «Ne abbiamo inaugurate due, ne sistemiamo altre»

2 MINUTI DI LETTURA





SOLIERA. Per tutta la vita è stato un dirigente bancario e tuttora si occupa di finanza, ma a questa attività ne ha affiancata un’altra molto nobile: raccoglie fondi per la ricostruzione delle scuole nel Nepal dilaniato dal terremoto dello scorso aprile. Franco Zibordi ha 69 anni ed è di Soliera: gli piace definirsi “scalatore della pianura Padana”.

Partito dal Cimone, è arrivato fino al Nepal. Impegnato da anni nel volontariato e profondo conoscitore della realtà nepalese, essendovi stato in numerose occasioni e per avervi compiuto numerose scalate, Zibordi ha individuato alcuni punti fuori dai tradizionali circuiti turistici dove realizzare un importante intervento di supporto alla scuola locale. Finora, Zibordi è riuscito a mettere insieme 60mila euro ma la raccolta continua: se finora, infatti, sono state realizzate due scuole con questi fondi, la terza è già in cantiere. Il nome della campagna è “Zibo Nepal Earthquake 2015”, avviata con una pagina Facebook, e le coordinate bancarie per eventuali donazioni sono le seguenti: banca Unicredit, agenzia di Soliera, con il seguente iban IT98N0200867050000103715249. Il conto è intestato a Franco Zibordi, la causale da inserire è “Nepal terremoto”.

«La rete Zibo Nepal Earthquake è dislocata in punti d’Italia diversi: ci siamo ritrovati tutti in Nepal – racconta Zibordi – Dopo una scalata che abbiamo compiuto il 27 ottobre scorso, il 5 novembre abbiamo inaugurato la prima scuola e l’11 novembre la seconda. Si tratta di due primary school: una si trova in un’area popolata da Sherpa, fuori dai circuiti turistici, a Chandane, un comprensorio a un’altitudine di circa 2500 metri. Si tratta di un’area con una settantina di case dove ci sono ottanta bambini che vanno a scuola. Il villaggio più vicino è quello di Keen. La seconda scuola invece è nel villaggio di Nebat, nel distretto di Thumi. Siccome in tutto abbiamo speso 34mila euro per questi progetti, sono rimasti disponibili 27/28mila euro e stiamo lanciando un altro progetto per ristrutturare una scuola molto più grande. Questa terza struttura è prevista a Waku, a due giorni e mezzo di distanza, percorsa a piedi, dal primo aeroporto. Abbiamo in cantiere una scuola con 12 aule, una secondary school che ospiterà molti ragazzi. Poi stiamo valutando la realizzazione di un’altra scuola un po’ più piccola. Nella prima struttura costruiremo dodici aule in due stabili da sei ciascuna. Mentre nella seconda vogliamo ristrutturare sette classi in tre stabili diversi: il resto dello stabile non è stato dilaniato dalle scosse» conclude Zibordi per il quale si prefigura già all’orizzonte la prossima spedizione fissata per aprile 2016.