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Svincolo Autostradale di Modena Nord nell’imbuto quotidiano del traffico

di Marco Amendola
Svincolo Autostradale di Modena Nord nell’imbuto quotidiano del traffico

Lo svincolo della A1 crea gravi intasamenti. Orari “neri”: 6-8 e 16-18. Il Comune corre ai ripari e rispolvera due progetti

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MODENA. Il casello autostradale di Modena nord ormai da anni è uno dei punti più critici della viabilità modenese. Molti lo chiamano “imbuto” e gli automobilisti per evitare gli ingorghi dell'alba o del pomeriggio mettono in conto anche quei 10 minuti in più per raggiungere l'autostrada.

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Code che possono diventare lunghe fino a 1,4 km e che vanno dall'uscita della tangenziale nord Pirandello fino alle barriere del casello. La congestione del traffico poi ha orari precisi, anche se nel corso della giornata la viabilità è sempre intensa.

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Bollino nero. Gli orari da bollino nero al casello sono il mattino dalle ore 6 alle 8, o il pomeriggio dalle ore 16 alle 18, ma anche in alcuni periodi festivi o durante le esposizioni più visitate del quartiere fieristico. Il casello però è solo un lato di quella che potremmo definire “medaglia nera della viabilità cittadina” perché a fargli compagnia c'è l'intera zona di Cittanova, quella in cui per esempio si trova il GrandEmilia, e a cui si accede solo da 2 punti in via Emilia ovest, e dalla tangenziale nord Luigi Pirandello. E così basta poco per mandare in tilt l'intera viabilità della zona, dal casello a Cittanova, con la conseguenza di interminabili code, intasamenti e rallentamenti in via Emilia e in tangenziale. Complice anche una viabilità a “imbuto” non «proprio delle migliori», con rampe di accesso a una singola corsia in cui automobilisti e camionisti devono mettersi in fila indiana per arrivare all'imbocco autostradale o ai centri commerciali. L'Amministrazione è però corsa ai ripari e ha da poco sbloccato due progetti attesi da anni che dovrebbero in teoria fluidificare il traffico della zona, con l'avvio della rotatoria di via Emilia ovest all'incrocio con viale Virgilio insieme al nuovo svincolo autostradale. Opere che però non saranno pronte nel giro di pochi mesi.

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Casello all’alba. È lunedì, sono le 7 del mattino. Già a quest'ora il traffico è intenso, anche se abbastanza scorrevole. Ma l'insidia è dietro l'angolo. Uno dei punti critici infatti è l'uscita dall'autostrada A1: appena passate le barriere del casello i mezzi finiscono subito nell'imbuto di una corsia lunga 800 metri che arriva fino alla grande rotatoria. E se la corsia in uscita si intasa, entra in tilt anche la rampa autostradale. Alle 7.30 qualche rallentamento dei camion in uscita dall'autostrada causa delle mini code, che però si smaltiscono nel giro di alcuni secondi. I minuti passano, e il traffico diventa sempre più inteso, con mezzi pesanti e automobilisti pendolari quasi sempre soli alla guida. Ma è con l'avvicinarsi delle ore 8 che entra in scena, puntuale come sempre, l'ingorgo: dall'uscita della tangenziale nord Pirandello e fino alle barriere del casello macchine e camion dirette all'autostrada procedono a passo d'uomo e in fila indiana. Così per ogni metro fino a coprire la distanza di 1,4 chilometri in 10 o 20 minuti. «È da anni che la situazione è questa. Chi viaggia per lavoro ogni mattina deve mettere in conto di trovare la coda a Modena nord, e questo non è possibile», racconta un automobilista fermo in coda. Code che si formano sia in entrata che in uscita a causa delle corsie singole. Dopo le ore 9 le code magicamente svaniscono, anche se il traffico intenso persiste per tutto il giorno.

«Progetto inutile». Dalle ore 16 in poi con il picco alle 17.30, la zona del casello ritorna nuovamente sotto stress. L'imbuto delle corsie singole invece contribuisce alla formazione delle code sia in entrata al casello, che in uscita. «Qua al casello ormai ci abbiamo fatto l'abitudine, mentre il progetto del Comune per il nuovo svincolo autostradale non ci convince del tutto, anzi il problema delle code secondo noi non viene per niente risolto perché dalla tangenziale nord Pirandello continuerà ad esserci solo una rampa a una corsia singola per arrivare al casello», spiega il titolare di uno storico ristorante mentre illustra il progetto del Comune.

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