Udi di nuovo in marcia: «Donne, la paura abita anche a Modena»
«Riprendiamoci la città» Udi in marcia contro le violenze. Delusione per la scarsa partecipazione
MODENA. «Nessuna donna a Modena può dire di non aver subito violenza». È la denuncia di Serena Ballista, presidente dell’Unione donne italiane di Modena.
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L’Udi aveva organizzato una marcia dal titolo “Riprendiamoci la notte e la vita”. I fatti di Capodanno a Colonia (ieri c’era un rappresentante in Germania) hanno rappresentato un incentivo per parlare della nostra città. Per Ballista il fenomeno è epidemico.
«La violenza è pervasiva», ha garantito la rappresentante, citando i diversi esempi con cui essa si può manifestare nel quotidiano. Le manifestanti (con qualche eccezione maschile) hanno iniziato il percorso alle 20.50 da largo Bologna e hanno concluso l’appuntamento in piazza Grande verso le 21.30. In tante si sono lamentate della scarsa affluenza. Presenti, infatti, non più di ottanta persone. Il primo degli slogan è stato “per ogni donna offesa siamo tutti parte lesa”.
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«L’Udi di Modena ha cambiato lo statuto - ha ripreso Ballista - per potersi costituire parte civile nei processi». Una realtà che, anche alla “civile” ombra della Ghirlandina, si estende con tinte fosche. La violenza, è stato spiegato più volte, può avere caratteristiche fisiche o psicologiche. I segni, in entrambi i casi, possono essere molto gravi. «Anche se molti non lo dicono - ha aggiunto Raffaella Rosa - a Modena c’è violenza sulle donne. Spesso è “ovattata”, nascosta. Molte non lo denunciano perché c’è la paura del “dopo”, delle conseguenze. La violenza è sia fisica sia psicologica, ma la prima fa spesso più male, anche perché può degenerare. Non dimentichiamo che anche i bambini sono vittime perché subiscono. Le istituzioni prendono tempo, poi appena scappa il morto sono lì. È necessario fare di più per la sicurezza».
L’idea del “pochi, ma buoni” sembra essere confermata dalla consapevolezza dei partecipanti. «A Modena ci sono ancora situazioni di violenza - ha assicurato Sergio Breveglieri (Libera Uscita) - bisogna fare qualcosa perché la situazione può peggiorare». Non mancavano i rappresentanti delle istituzioni: Lucia Bursi per il Partito democratico, l’assessore Anna Maria Vandelli, altri esponenti politici. C’era anche l’ex assessore alle Pari Opportunità Ingrid Caporioni, che ha partecipato come cittadina.