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Modena: bulli e religione, ragazzi minacciati

Modena: bulli e religione, ragazzi minacciati

Spintoni e offese in un pub modenese: «Volevano una sigaretta poi hanno tirato fuori Allah»

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MODENA. Una serata da trascorrere in allegria, insieme ad alcuni amici, si è invece trasformata in un frangente da cancellare, vivendo sulla propria pelle quel senso di estremo disagio e rabbia che si prova ogni qualvolta ci si trova ad affrontare offese e minacce. È accaduto ad un gruppetto di amici, che venerdì volevano starsene al Red Lion Pub di Modena.

«Sia chiaro - premettono - Il locale non ha alcuna responsabilità anche perché la reazione a quanto ci sta accadendo è stata rapida. Magari sono cose che capitano anche altrove, ma è spiacevole viverle in prima persona».

La compagnia entra nel pub poco prima delle 23 e si dirige verso la zona fumatori. In quel momento il Red Lion è stipato, come si addice ad un locale storico ritrovo della gioventù modenese. Ma nell’area prescelta i ragazzi non fanno neppure in tempo a sedersi che vengono avvicinati da due giovani magrebini. «Ci hanno attaccato bottone chiedendoci una sigaretta - racconta un protagonista - Pensavamo di liquidarli in fretta ed invece si sono fatti sempre più insistenti. Hanno iniziato con le minacce, alzando la voce, millantando la loro superiorità per concludere con strattoni e spinte. Tutto per una sigaretta, capite?».

Ad importunare la compagnia sono due ragazzi marocchini, o almeno così si identificano. Hanno una ventina d’anni, parlano bene l’italiano, si fanno capire. «Dicevano che siamo dei modenesi e non valiamo niente, che l’Africa è più forte e importante dell'Europa fino a sparlare di religione, di Dio e Allah. Ma non erano ubriachi, volevano soltanto fare i bulli e i prepotenti, condendo tutto con frasi legate religiose, quasi fosse un modo per intimorirci. Ci siamo divincolati e abbiamo lasciato il Red Lion. Nel locale torneremo, ma è stato sgradevole». Evidentemente la serata dei due balordi non si è conclusa lì visto che, secondo le informazioni fornite alla compagnia, uno dei due magrebini è stato allontanato poco dopo. (fd)

LE REAZIONI POLITICHE. "Basta derubricare fenomeni gravi come quello avvenuto in semplici ragazzate". E' questa la presa di posizione del consigliere regionale di Forza Italia Enrico Aimi a seguito del nuovo episodio  che viene definito di 'bullismo a fondo islamico', denunciato dalla Gazzetta di Modena. "La verità, dobbiamo dircela - aggiunge Aimi -, e' che sono tanti, troppi, gli stranieri che non hanno alcuna voglia di integrarsi, in special modo quelli provenienti dall'area del Magreb. Buon senso vorrebbe che, se non gli piacciono né l'Italia né gli italiani, se ne ritornino da dove sono venuti. Noi, invece, non solo per un minimo di amor patrio - che dovremmo conservare per evitare di diventare culturalmente apolidi - dovremmo comunque strappar loro il biglietto di ritorno. Se il racconto dei giovani italiani incappati nello spiacevole episodio - precisa Enrico Aimi - dovesse essere confermato cosi' come narrato dalla stampa, dovrebbe essere la Procura ad aprire d'ufficio un fascicolo per violazione della legge Mancino. Molestare e minacciare il prossimo sulla presunta superiorità dei marocchini rispetto agli italiani e quella della religione di Allah sulla nostra o su qualunque altra, costituisce un reato".