"Cispadana, ma quanto ci costi?"
Interrogazione del M5S al Parlamento: "Ambientalmente incompatibile con il territorio e troppe questioni aperte sui costruttori"
MODENA. Sulla Cispadana, sbloccata la Settimana scorsa in consiglio dei ministri che ha accantonato gli ostacoli del ministero dei Beni Culturali, il movimento 5 stelle non molla la presa. Così, dopo giorni di dichiarazioni soddisfatte di associazioni di categorie produttive e degli organismi di governo, il 17 febbraio in aula alla Camera è stato di nuovo interrogato il presidente del consiglio Matteo Renzi e il suo ministro alle infrastrutture Graziano Delrio.
L'interrogazione. È Il parlamentare modenese Michele Dell'Orco a chiedere se il governo sia intenzionato davvero a portare avanti il progetto dell'autostrada Cispadana, "e a procedere con il passaggio di competenze allo Stato", nonostante i diversi nodi ancora da sciogliere a riguardo. In particolare, il grillino domanda se il governo ritenga il progetto in linea coi dettami europei dal punto di vista del consumo di suolo, dell'inquinamento atmosferico e in termini trasportistici, "che prevedono un passaggio di una quota di trasporto merci dalla gomma al ferro".
Non compatibile con l'ambiente. Si chiede inoltre se la Cispadana sia "compatibile con la procedura di infrazione europea in corso per il superamento consistente delle soglie per la concentrazione di particolato pm10 in tutta la pianura padana", ma soprattutto "quanto costeranno" le ultime modifiche al progetto deliberate il 10 febbraio scorso in consiglio dei ministri.
I costi pubblici. Dettaglia ancora Dell'Orco, con riferimento alle ultime polemiche locali sulle grandi infrastrutture in generale: Renzi e Delrio dicano "quanto costerà alle casse statali l'acquisto di quote societarie private di Autobrennero spa, quali ricadute ciò avrà sull'assetto societario dell'autostrada regionale Cispadana stessa e "se ciò potrà comportare la necessità di rendere disponibili ulteriori fondi statali anche per il finanziamento della cispadana ed eventualmente a quanto potrebbero ammontare".
Autobrennero e Coopsette. Tra l'altro, anche la partita attorno all'Autobrennero non convince, di nuovo, il m5s: Dell'Orco segnala che se la manovra societaria (prevista dall'accordo tra le parti firmato il 14 gennaio 2016 allo stesso ministero dei trasporti) per rendere totalmente pubblica Autobrennero andrà in porto, "anche il 51% delle quote societarie di Autobrennero in autostrada regionale cispadana saranno del tutto pubbliche; a complicare il quadro finanziario dell'opera bisogna aggiungere il fatto che il 19,3% delle azioni di Arc è nelle mani di Coopsette, cooperativa di Castelnovo di Sotto che dopo alterne vicende è attualmente in fase di liquidazione coatta"