I cocktail sensoriali di Anna Rosa filosofa dei profumi
Titolare di Artestetica in piazzale Torti a Modena crea fragranze uniche fatte come nell’antichità
Segui il tuo naso, ha sempre ragione. Varcando la soglia di Artestetica, un luogo che chiamare profumeria è riduttivo, trovo Arianna rapita da una fragranza che per lei sa di “solaio”, di un tempo passato rimasto nel cuore, e allo stesso tempo conquistata da un altro profumo, «che sa di torta, evoca un dolce appena sfornato, da addentare e gustare ancora fumante». Di fronte ad Arianna, c'è la responsabile di questo profumato rapimento, Anna Rosa Ferrari, ideatrice e creatrice di ogni profumo esposto in questo luogo così particolare, nel cuore di Modena, in Piazzale Torti, che richiama nasi da ogni dove. «Non ho mai viaggiato molto ma il mondo mi è sempre venuto a trovare - esordisce Anna Rosa, porgendomi una pipa su cui ha vaporizzato una fragranza che mi ricorda mia nonna - Tieni, questo lo si apprezza solamente odorandolo da qui. Qua dentro si gioca, si sperimenta e ci si lascia scegliere dalla propria essenza». Noto su un ripiano in alto, una bottiglietta isolata di Violetta di Parma, l'unica non creazione di Anna Rosa in questo piccolo museo di profumi fatti come nell'antichità, solo con materie prime vegetali, provenienti dalla Provenza, e alcol alimentare. «Il mio primo, significativo ricordo di vita è olfattivo e positivo. Prima di mandarmi all'asilo dalle suore, mia madre mi inondava di Violetta di Parma e rammento che le mie compagne, ancora prima di vedermi, esclamavano “è arrivata Anna Rosa!” perché avevano già sentito nell'aria il mio profumo. Questo mi ha dato fin da allora energia positiva per coltivare tutto il mondo che sta intorno al profumo. Con la prima paghetta, ti lascio immaginare cosa mi sono comprata». Artestetica è un salotto culturale, dove sono nati e vivono i Profumalchemici Anne Rose, fondato nel 1990 da Anna Rosa e sede dell'associazione Perfvmvm Avia Pervia Rinascimento Olfattivo e Spirituale per la diffusione del pensiero profumato. «Avia Pervia è il progetto della mia vita: tramite il profumo, rendere facili le cose difficili - afferma - Ho sempre cercato di tradurre l'invisibile, perché il profumo è tale. L'unicità del profumo sta nell'essere allo stesso tempo elitario, perché eleva e questa è la caratteristica delle essenze, prima fra tutte l'essenza della vita, e democratico, perché deve e può essere messo a disposizione di tutti». Dalle stagioni di studio agli eventi multisensoriali, dalla prima Festesperienza Alchemica in Italia al libro “Le nature del Profumo”, dalla partecipazione ad Esxence mostra internazionale della profumeria d'arte allo Smell Festival dell'Olfatto fino alla rassegna di Turismo Profumalchemico, sono numerosi i riconoscimenti e le collaborazioni tra cui quelle con il Museo Casa Enzo Ferrari, la Fondazione Fides et Labor e con l'Acetaia Malpighi che costellano il percorso di Anna Rosa Ferrari. La ritroviamo seguita da una folla di persone incuriosite e piacevolmente sorprese dagli effetti dei suoi esperimenti olfattivi lungo i viali a vaporizzare fragranze sui tronchi dei tigli, sotto il cavallo di Paladino alla Manifattura Tabacchi, in Municipio, ad Expo. «La mia ipotesi di prodotto-opera prevede la proposta di eventi, situazioni collettive dove le persone grazie al profumo possono aggregarsi e partecipare in un viaggio gioioso nel proprio spazio interiore, alla ricerca dei propri talenti. Negli ultimi otto anni abbiamo organizzato in centro storico 80 eventi, coinvolgendo 8000 persone». Alcuni chiamano Anna Rosa “chef modenese dei profumi” e quando scopriamo “Sol a Modna”, cocktail sensoriale a base di lambrusco, aceto balsamico stravecchio, frutta dei nostri territori e profumo alchemico, capiamo subito perché. «Fare profumi è una disciplina serissima, ogni naso è un artista, ha un suo percorso e l'alchimia è l'arte che cerca e trova collegamenti tra realtà che sembrano non averne, grazie al naso che fa il suo dovere e mette il naso dappertutto - sorride Anna Rosa che sta per laurearsi presso la facoltà di Filosofia a Bologna con una tesi dedicata alla corrente di pensiero Profumalchemico da lei fondata - Sono nata con un talento, l'ho coltivato con studi intensi e ora il mio grande desiderio è viaggiare per portare anche in altri luoghi i valori di questo territorio. Avia Pervia è il profumo che per nascere ha impiegato tutta la mia vita - conclude Anna Rosa. I profumi non rappresentano qualcosa o qualcuno ma “sono”, esistono nella loro impalpabile materia, sono il viaggio che ogni persona compie».