Rimozioni auto, arriva l’appalto
Affare da 250mila euro annui: alla scadenza dell’attuale contratto il Comune pensa alla gara pubblica
Un affare compreso tra i 140mila e i 250mila euro ogni anno – calcolando le cifre per estremo difetto – per quattro aziende e cooperative che da quasi 11 anni gestiscono il servizio sul terrenno municipale. Sin qui è stato un servizio affidato senza gara pubblica, ma a “chiamata” diretta. Parliamo della rimozione di auto e moto a seguito di infrazioni, e dei relativi introiti derivanti dall’ "affitto" dei depositi, all'interno del territorio del Comune di Modena. Un servizio che una delibera approvata dal Consiglio comunale il 18 luglio 2005 – un documento voluto dalla maggioranza dell'allora sindaco Giorgio Pighi e votata dal consesso cittadino – ha assegnato a a quattro società di Modena: Carlo Attrezzi soc. coop, Longagnani Cav. Antonio, Camellini Autogru, Autosoccorso snc.
Abbiamo scritto quattro imprese – così recita il sito del Comune – ma in realtà si tratta de le stesse due, Longagnani e Camellini, che gestiscono il servizio ormai da decenni con due società di riferimento. Attrezzi e Autosoccorso, infatti, sono diretta emanazione di Longagnani e Camellini che svolgono il servizio pubblico di rimozione mezzi a rotazione, attraverso turni di 15 giorni per ciascuna ditta, secondo regole monitorate dal Comando della Municipale.
Come si diceva iIl Comune ha scelto molti anni fa di affidare alle due aziende leader a Modena delle rimozioni quello che nel suo piccolo rappresenta comunque un business di non poco conto, appunto mai assegnato tramite una gara pubblica, che per sua natura dovrebbe essere aperta a tutte le imprese d'Italia.
Ora qualcosa potrebbe cambiare. Pare infatti che il Comune, alla scadenza, stia pensando di procedere con una gara per assegnare il servizio. Il servizio attuale è nato dalla delibera del Consiglio seguita, il 24 agosto 2005, dalla delibera di giunta che contiene tutte le informazioni relative al contratto e alle modalità di svolgimento del “Servizio di rimozione, fermo e sequestro amministrativo di veicoli e custodia degli stessi”.
Sul territorio comunale di Modena ogni anno vengono rimossi mediamente 2400-2500 veicoli, come sanzione accessoria applicata dalla Municipale quando si accerta una violazione dettata dal fatto che il mezzo occupa passi carrabili o spazi invalidi che non gli spettano di diritto, oppure che è in sosta abusiva in zona Ztl oppure ancora che è posizionato in luoghi pericolosi per la circolazione.
Il costo che viene applicato per la rimozione varia da 55 a 96 euro in base alla grandezza del veicolo e agli orari in cui avviene l'infrazione.
In questa tariffa viene già considerata un trasferimento in media entro un raggio di 6 chilometri e per ogni rimozione al Comune di Modena – quindi alla collettività – va un compenso forfettario di 1,54 euro a veicolo. Un sessantaduesimo considerando il guadagno più alto dei 96 euro citati. Ora non resta da capire se e come, alla scadenza, il Comune intenda modificare il servizio. E se davvero si scatenerà una corsa nazionale all’appalto.