La Finanza di Modena scopre maxi-piantagione di Marijuana da 3 milioni di euro a Novellara
In totale, sono state rinvenute ed estirpate dai vasi in cui erano coltivate n. 3.208 piante di varia grandezza, che avrebbero fruttato dai 150 ai 200 chilogrammi di prodotto finito, per un valore sul mercato di oltre tre milioni di euro,
MODENA I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena, nel corso di una operazione finalizzata alla repressione della produzione e del traffico di sostanze stupefacenti, hanno individuato e sequestrato nelle campagne di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, un vero e proprio opificio utilizzato per la coltivazione su grande scala di marijuana.
In totale, sono state rinvenute ed estirpate dai vasi in cui erano coltivate n. 3.208 piante di varia grandezza, che avrebbero fruttato dai 150 ai 200 chilogrammi di prodotto finito, per un valore sul mercato di oltre tre milioni di euro, n. 742 bulbi pronti per essere trapiantati in sostituzione delle piante prossime alla raccolta, oltre ad un quantitativo di sostanza già pronta per il consumo pari ad oltre 18 chilogrammi, che si aggiungono agli altri 25 kg. già sequestrati nel corso dell’operazione di servizio.
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Le indagini che hanno condotto al maxi sequestro sono partite all’inizio dell’anno, quando le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Modena, sviluppando informazioni proveniente dai colleghi della Tenenza di Mirandola, hanno scoperto che cittadini di etnia cinese stavano tentando di spedire un grosso quantitativo di “erba”, tramite un corriere espresso, ad un connazionale all’estero.
I successivi accertamenti delegati dalla Procura della Repubblica di Modena, nella persona del Sostituto Procuratore Claudia Natalini interessata per il coordinamento investigativo, permettevano arrestare in flagranza di reato un responsabile , J.L. cinese di anni 29, e di sottoporre a sequestro l’illecito carico, pari a kg. 6,7 di stupefacente.
In seguito grazie alle indagini è stato intercettato un altro carico in partneza di 17,7, chiki e di denunciare un altro responsabile di etnia cinese, di 42 anni, in stato di libertà.
E' così partita la caccia alla pintagione. Individuata nelle campagne di Novellara (RE) e di scoprire un casolare, in apparente stato di abbandono, di proprietà di una coppia di cinesi da anni residente nella Capitale e concesso in locazione ad un connazionale irreperibile sul territorio.
Qui attraverso un impianto di illuminazione creato rubando l'energia elettrica all'illuminazione pubblica enel delal zona era stato creato le condizioni per la coltivazione: un vero e proprio complesso industriale organizzato ed attrezzato sotto ogni punto di vista per la coltivazione su larga scala, la produzione ed il confezionamento di marijuana.
All’interno di quattro stanzoni erano state allestite vere e proprie serre, illuminate da potentissime luci ed areate da un sofisticato impianto alimentato da motori e collegato da grosse tubazioni che si snodavano per tutto l’immobile, attraverso le quali veniva estratta l’aria calda prodotta dall’imponente sistema di illuminazione, consentendo in tal modo di mantenere l’ambiente umido per favorire la crescita rapida degli arbusti piantati nei relativi vasi.