«La polizia è al collasso: mancano uomini e mezzi»
Il segretario del Sap Gianni Tonelli, reduce da 61 giorni di sciopero della fame: «A Modena è tutto ormai ridotto all’osso: armi, auto e dotazioni sono vecchi»
«Irresponsabile». Gianni Tonelli ha definito così l’operato del ministero dell’Interno su sicurezza e antiterrorismo. «Basta trafugare macchinari dai sotterranei degli ospedali - ha denunciato il segretario del Sap, sindacato autonomo di polizia nell’auditorium Ascom - e con un ordigno mezza Modena viene messa sotto scacco». Gli attentati del 2015 in Francia hanno portato a cambiamenti. «I francesi assunsero duemila uomini dopo Charlie Hebdo - ha ripreso il segretario del Sap - nonostante l’apparato non fosse debilitato».
In Italia il ministro Alfano ha rassicurato che sono stati formati 65mila poliziotti. «Sono tre slide con due filmini - ha attaccato Tonelli, che ha interrotto uno sciopero della fame dopo 61 giorni - in cui persone con trent’anni di servizio vedono come sparare e devono certificare di aver fatto un corso antiterrorismo. Se non è irresponsabilità come si chiama?». Un fatto che si colloca in un sistema «forgiato per i delinquenti», in cui è vittima «la brava gente». In tal senso, Tonelli ha rivolto indirettamente una serie di domande al questore Giuseppe Garramone e al prefetto Michele Di Bari. «Dieci anni fa - ha chiesto il segretario - quanti poliziotti in più c’erano? Quante auto in più c’erano? Qual era il chilometraggio medio? Quante pattuglie erano effettuate? Quante risorse erano investite per le pulizie? Quanti ufficiali c’era di polizia giudiziaria? In tutta Italia ne mancano 25mila. A Modena quanti sono e quanti erano? Ne troverete dai 50 agli 80 in meno: ciò vuol dire mandare al collasso un apparato». Dopo una domanda sul numero degli operatori su strada, la raffica è proseguita. «C’è un giubbetto antiproiettile che non sia scaduto - ha ripreso Tonelli - anche a Modena? Esiste un’arma che non sia del 1977, 1978, 1979? Esiste un casco che non sia marcio? Gli sfollagente sono stati cambiati negli ultimi 40 anni? Sono ancora elastici e non si spezzano al primo colpo?». La crisi è una carenza di sangue? «Ci tagliamo una gamba per irrorare bene il resto», ha rimarcato con amarezza l’ospite.
Nonostante la «propaganda», la sicurezza secondo Tonelli «non è nelle priorità del governo». «Ogni anno perdiamo in media 2.500 uomini - ha attaccato il segretario - è da ciarlatani dire che ne sono stati assunti 2.500 in più “straordinariamente” per il Giubileo. Erano assunzioni programmate e i primi usciranno il 30 settembre, dopo il Giubileo, andando su tutto il territorio, escluso Roma. Inoltre, ne sono andati in pensione oltre cinquemila e il turnover è al 55%». L’incontro è stato organizzato da Fratelli d’Italia. Elisabetta Aldrovandi, referente nazionale del dipartimento Tutela Vittime, ha ripreso il “pacchetto sicurezza” presentato dal leader Meloni.