Gazzetta di Modena

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«Da Formigine super amarena che rivoluzionerà il mercato»

di Marco Pederzoli
«Da Formigine super amarena che rivoluzionerà il mercato»

A Formigine una grande e innovativa piantagione italiana grazie a Ivo Piombini che sta investendo anche in una maxi tartufaia per produrre in tutte le stagioni

12 aprile 2016
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FORMIGINE. A Casinalbo nasceranno presto tartufi per tre stagioni all'anno e super - amarene. Ma non solo: in progetto c'è pure un grande laboratorio per la trasformazione delle amarene. Il merito di tutte queste idee è da ascrivere all'instancabile imprenditore formiginese Ivo Piombini, classe 1951, e alla passione che lui coltiva fin da bambino per la natura e per il verde.

Già la sua storia imprenditoriale sarebbe un appassionante libro tutto da scrivere (oggi è presidente della Nuova Sima di Spezzano, azienda del Gruppo Sacmi specializzata nella produzione di automazioni e impianti per ceramiche, ma è partito come semplice operaio in ceramica con l'hobby domenicale per il giardinaggio), tuttavia, rimanendo nell'ambito delle amarene e dei tartufi, tutto comincia una decina di anni fa. «Oggi a Casinalbo - spiega Piombini - ho un'azienda agricola di 36 ettari, all'interno della quale si trovano un ristorante aperto tutti i giorni, la Ca' del Rio, un hotel con 35 posti letto e, appunto, oltre 3.400 piante di amarene, un vigneto biologico, altre colture a rotazione e, tra le ultime novità, anche una tartufaia. Per quanto riguarda nello specifico le amarene, ho iniziato questa coltura una decina di anni fa non tanto per la produzione di amarene, che nel mercato ortofrutticolo è pressoché una nicchia, quanto per avere una varietà arborea che, durante tutto l'anno, mi garantisse una gradevole stagionalità. Le piante di amarene, infatti, presentano bellissimi colori in primavera, in estate e in autunno. Nel corso degli anni, mi sono poi occupato anche della produzione di amarene, che oggi è arrivata a più di 400 quintali. Oltre a 1.200 piante tradizionali, dall'anno scorso ho intrapreso per primo in Italia un progetto - pilota, assieme all'Università di Bologna, allo scopo di produrre una nuova varietà di amarena, denominata “Rio Cerca” dal nome del rio che scorre nella mia proprietà, per produrre un'amarena del tutto naturale ma grande come un durone e dalla polpa più consistente. L'ideale, insomma, per composte e marmellate, che presto dovrei produrre anche nel laboratorio che ho in progetto di realizzare in un fabbricato di mia proprietà». Poi c'è la tartufaia.

«I tartufi - spiega Piombini - sono un'altra mia grande passione. Proprio nelle ultime settimane, all'interno di un'area recintata, stiamo ultimando di piantare essenze di roverella, farnia, carpino nero e nocciolo, tutte piante che dovrebbero favorire la produzione di tre pregiate varietà di tartufo, per altrettante stagioni: primavera, estate e autunno». Ultimo ma non meno importante, c'è sempre più la volontà, da parte di Piombini, di integrare la sua grande azienda agricola col territorio. Così, anche quest'anno sarà riproposto “Amarenando”, una manifestazione organizzata già da diversi anni dalla Pro Loco e aperta a tutte le famiglie. Durante questa manifestazione, in programma poco prima della piena maturazione delle amarene, le famiglie potranno quindi approfondire da vicino lo straordinario e poco conosciuto mondo delle amarene.