Gazzetta di Modena

Modena

DIARIO DE “IL PETTIROSSO”

Provetti volatili in difficoltà diventano grandi con i volontari

Provetti volatili in difficoltà diventano grandi con i volontari

Sono tanti i giovani di gazza, ghiandaia, corvi e cornacchie che ogni anno varcano il cancello del Pettirosso. «Si tratta di animali estremamente intelligenti», spiega il responsabile Piero Milani....

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Sono tanti i giovani di gazza, ghiandaia, corvi e cornacchie che ogni anno varcano il cancello del Pettirosso. «Si tratta di animali estremamente intelligenti», spiega il responsabile Piero Milani. «Sono volatili fortemente territoriali, pronti a difendere la prole anche in modo aggressivo ma le persone non devono temere nulla». Maggio è il mese in cui i piccoli si trovano a girovagare più a piedi che in volo, perché stanno ancora imparando a librarsi liberi nei cieli. «Per volare bisogna avere tutte le carte in regola: ali con un piumaggio perfetto e una muscolatura forte e resistente, proprio come un bambino che non può imparare a camminare restando sul passeggino ma deve rinforzare le sue gambette per potere conquistare un passo sicuro. E come i primi passi che portano il bambino da una sedia a una panchina fino a quando le distanze tra gli appoggi diventano via via sempre più grandi, così questi piccoli volatili imparano a staccarsi dal suolo saltando da un rametto all’altro, sempre più lontano, mentre i loro genitori continuano, premurosi, ad alimentarli e a proteggerli contro gatti e rapaci».

Spesso le persone si preoccupano e pensano che quello che hanno davanti agli occhi sia un esemplare abbandonato, ma in realtà non è così. «Lo prendono e vedendo pericoli dietro a ogni angolo, lo portano al centro Il Pettirosso, dove i volontari, nel rispetto delle leggi della natura, accudiscono l’animale senza abituarlo alle persone, cosa non facile ma sicuramente possibile. Il problema - prosegue Milani - sorge quando questi animali sono da liberare, per evitare che vengano attaccati dagli adulti che sorvegliano il territorio da loro occupato, perché dopo un lungo tempo non sempre questi volatili vengono riconosciuti dal proprio gruppo. Ricordiamo che per tutti gli animali selvatici la detenzione è vietata da parte dei privati perché la fauna è proprietà dello Stato e quando avete dubbi o perplessità chiamate sempre i numeri del pettirosso 3393535192 o 3398183676, una telefonata potrebbe salvargli la vita».

Il Centro fauna selvatica “Il Pettirosso” si trova in via Nonantola. Lì, dopo averla percorsa per 200 metri sulla sinistra si trova uno stradello. Oltrepassato il ponte e sulla sinsitra dell’argine si trova il Centro. Per avere maggiori informazioni o per dare una mano ai volontari de il Pettirosso è possibile chiamare al 3398183676. (l.s.)