Panini, non solo figurine: duemila fumetti all’anno da Modena

di Stefano Luppi
Panini, non solo figurine: duemila fumetti all’anno da Modena

Visita al celebre stabilimento di via Po a Modena dove non si stampano solo figurine. Un brand famoso nel mondo che pubblica Disney, i supereroi Marvel e i manga Rat Man, un successo nato in casa. Bertani: «Oggi siamo diffusi in quindici Paesi». Intanto in edicola esce "Italia Team Rio" con la nazionale italiana alle olimpiadi

11 agosto 2016
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MODENA. Un’azienda famosa in tutto il mondo per le figurine che da decenni - anche se forse tanti non lo sanno - è leader anche nel settore dei fumetti, dai manga giapponesi ai supereroi della Marvel come Spider Man, i manga giapponesi e i paperi e i topi umanizzati della Disney. Si tratta della Panini Spa di via Po, l'editore più importante in Italia nel settore delle strisce da oltre 20 anni. Spiega Alex Bertani, responsabile del mercato italiano: «Diffondiamo nell’editoria per ragazzi e fumetti 2mila pubblicazioni l'anno, 6-7 al giorno compreso Natale e Capodanno».

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Vediamo altri numeri e soprattutto i nomi.

«Siamo partiti con i fumetti Marvel visto che per anni siamo stati la filiale italiane di quella grossa azienda. Oggi abbiamo tanti titoli, molti manga mentre Rat-Man è il maggior in Italia nel suo settore, per non parlare di Paperino e Topolino che sono un successo sa 50 anni. Oggi la Panini è diffusa in 15 paesi e ha filiali in Brasile, Usa, Messico, Turchia oltre che nei principali paesi europei come Francia, Germania, Spagna. Facciamo accordi commerciali, soprattutto attraverso le figurine, in circa 120 paesi del pianeta».

Come avviene l'attività nel campo dei fumetti?

«Li pubblichiamo su licenza: Marvel pubblica direttamente i fumetti di E-Men, Thor, Capitan American, nel mercato americano, mentre noi acquistiamo per l'Italia realizzando una sorta di localizzazione per il mercato italiano. In ogni caso la Marvel, azienda dalla notorietà mondiale, delega a Modena il coordinamento sul lavoro delle pubblicazioni di quel marchio. Lo stesso per i manga, ad esempio Naruto. Noi direttamente in Italia produciamo i fumetti della Disney, tra cui il più venduto Topolino, e abbiamo una ampia serie di collaborazioni con disegnatori e sceneggiatori».

“Rat-Man” è un vostro prodotto.

«Sì, il suo vero nome è Deboroh La Roccia e nasce nel 1989 da Leo Ortolani, un personaggio maldestro che decide di diventare un supereroe».

Ci saranno delle differenze nel consumo dei fumetti dal punto di vista dell'età.

«Mediamente il pubblico dei manga del Giappone è il più basso di età e prosegue fino a metà delle scuole superiori, mentre i supereroi della Marvel hanno un consumo più trasversale. I titoli Disney invece sono letti dai bambini piccoli, ma fino almeno agli over 40».

È semplice lavorare in una azienda chiamata Panini?

«Ti si aprono alcune porte grazie alla notorietà mondiale dell’azienda, soprattutto grazie alle figurine. Si tratta di un ottimo brand, di riflesso, anche per i fumetti e questo è senz'altro un vantaggio rispetto a un piccolo editore che vuole iniziare a pubblicare un fumetto».

È cambiata la percezione del fumetto?

«Sì molto negli ultimi anni. Non a caso oggi sui quotidiani appaiono anche recensioni specifiche. Prima il fumetto era parte di una nicchia sociale, oggi c'è una consapevolezza diversa anche perché tanti disegnatori e sceneggiatori hanno una capacità maggiore rispetto a chi lavora per il cinema e la tv».