Gazzetta di Modena

MARANELLO. L’istituto Ferrari “guadagna” 750mila euro e ottiene un riconoscimento che conferma la bontà della scuola maranellese. La cifra arriva dal ministero per l’Istruzione nell’ambito dei “Laboratori territoriali per l’occupabilità”. La scuola maranellese se l’è conquistata grazie al progetto Rspep. Il nome è un acronimo di “ricerca, sviluppo, prototipazione e produzione del veicolo a basso-zero impatto ambientale”. Il Ferrari è capofila nel progetto che coinvolge tre istituti comprensivi del Distretto, istituzioni e associazioni di categoria e da anni gli studenti che si sono succeduti a scuola hanno dato vita a prototipi ad esempio per veicoli a propulsione solare che hanno attirato sui progetti l’attenzione internazionale.

Cosa prevede? L’opportunità di crescita professionale per giovani del territorio nel settore meccanico-automobilistico. Le ragazze e i ragazzi interessati possono essere già inseriti in percorsi d’istruzione e formazione o trovarsi a rischio di esclusione lavorativa.

Tra gli obiettivi di Rspep c’è l’orientamento e la crescita della motivazione in studenti delle medie a rischio di abbandono scolastico.

Come fare? Innanzitutto, valorizzando le loro competenze pratiche. Innovazione diffusa, competenze settoriali e autoimprenditorialità sono caratteristiche del progetto valorizzato a Roma. In tutto sono quattro gli istituiti dell’Emilia Romagna che il Miur ha voluto finanziare per un totale di tre milioni di euro (750mila a scuola capofila). Dieci i progetti regionali da loro promossi dei 58 presentati in tutta Italia. Tra i partner di Rspep il Comune di Maranello, il Volta-Don Magnani di Sassuolo, il Vallauri di Carpi, gli istituti comprensivi di Maranello e di Spezzano, la Ferrari e altre aziende del territorio.

«Siamo orgogliosi di questo riconoscimento - conferma il sindaco Massimiliano Morini - che valorizza, ancora una volta, la qualità dell’offerta formativa dell’istituto Ferrari di Maranello. È un’altra eccellenza del nostro territorio, capace di aggiornarsi costantemente e di puntare a standard didattici sempre più elevati. Siamo particolarmente soddisfatti, poi, che il progetto premiato veda la compartecipazione di attori diversi ( scuole, associazioni di categoria, istituzioni, imprese), capaci di fare squadra per puntare ad un’istruzione e ad un’occupazione rivolte al futuro, nel segno dell’innovazione». «La nostra soddisfazione per questo laboratorio è duplice», aggiunge Margherita Bazzani. Il dirigente scolastico dell’istituto Ferrari ha spiegato anche perché.

«Per la nostra scuola, per le opportunità che offre agli studenti, perché ci consente di sviluppare percorsi didattici nella ricerca e nella sperimentazione - riconosce Bazzani - e per tutto il territorio, perché i corsi di formazione, rivolti prevalentemente a giovani e disoccupati, possono aiutare concretamente la crescita professionale di tante persone».

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