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Modena, Zimina ai mondiali di scacchi col velo

di Stefano Aravecchia
Modena, Zimina ai mondiali di scacchi col velo

Gli organizzatori iraniani hanno imposto di giocare con il capo coperto: «Sarà una bella scomodità, ma mi dovrò adattare»

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MODENA. Solo un’atleta rappresenterà l’Italia ai Mondiali femminili di scacchi a Tehran, in Iran, dal 10 febbraio al 5 marzo. Si chiama Olga Zimina, 34enne di origine russa, che dal 2004 vive a Modena dopo il matrimonio con Gian Marco Marinelli. Laureata in psicopedagogia, Olga fa l'insegnante di scacchi al Club 64 che ha sede presso la Pol. San Faustino in via Wiligelmo.

Attualmente numero 60 del mondo, la Zimina si è qualificata grazie al 23º posto ottenuto nel 2015 all’Europeo. Ma il Mondiale che la vedrà protagonista ha già sollevato polemiche, nate dall'obbligo imposto dagli organizzatori di giocare indossando l'hijab o comunque con il capo coperto.

Di fronte a questo dicktat un gruppo di scacchiste capeggiato da Nazi Paikidze, russo-georgiana naturalizzata statunitense, ha proposto di boicottare la manifestazione. Tuttavia le giocatrici iraniane hanno chiesto alle colleghe di partecipare, per sostenere l'emancipazione femminile nel Paese. Quasi tutte le qualificate hanno deciso di giocare anche se con l'arrivo diTrump alla presidenza Usa sembra che possa scattare il divieto di rapporti con l'Iran per gli statunitensi, mentre per altre nazioni potrebbe scattare un blocco dei visti per dieci anni. Sono quindi possibili nuove defezioni, ma la modenese Zimina assicura che ci sarà: «Giocare col capo coperto sarà scomodo - dice - non mi farà sentire libera ma vedrò di adattarmi. Anche per aiutare le giocatrici iraniane».

Una passione, quella per gli scacchi, che Olga ha ereditato dai genitori: «Ho iniziato giocare quando avevo 5 anni grazie a mamma e papà. A 10 ho vinto il campionato di Russia per bambine della mia età e ho capito che quella passione poteva essere coltivata».

Dopo innumerevoli successi in Russia, nel 2004 il matrimonio con un modenese e il trasferimento sotto la Ghirlandina. Con la figlia Sofia che sta ripercorrendo le sue orme, tanto da essere già la numero uno in Italia tra le Under 12. «A Modena mi trovo benissimo - assicura la campionessa - e con l’associazione Club 64, il Comune e MeMo porto avanti progetti nelle scuole materne, elementari e medie, dove insegno ai bambini a giocare a scacchi».

Ora però la testa è rivolta al Mondiale:

«È un sogno nel sogno - dice - considerando che sono più istruttrice che agonista. Studiare e insegnare è diverso che dedicarsi solo al gioco, manifestazioni così selettive comportano un elevato stress. In tal senso l’essere psicologa mi aiuta, ma conta molto la forma fisica». Per questo Olga fa molte ore di palestra che alterna ad allenamenti via computer coi suoi tre maestri, due russi e un cubano: «Attraverso videochiamate con Skype mi confronto con loro sulla scacchiera». Nonostante il buon palmares, in Iran la Zimina non parte favorita e l'eliminazione diretta la mette a rischio già al primo turno, dovendo incontrare la forte georgiana Bela Khotenashvili: «Nei due precedenti una volta ha vinto lei e l’altra è finita patta. Ma in entrambe le partite ho avuto la possibilità di vincere, per questo sono fiduciosa».

@Star_70_

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