Fari accesi sulla ricostruzione Mirandola e Novi a rilento
ActionAid e Gazzetta verificano lo stato di avanzamento lavori per due importanti scuole Il Galilei di Mirandola sarà concluso nell’estate 2018 e tempi ancora incerti per Rovereto
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MIRANDOLA. A cinque anni dal terremoto, nei Comuni di Mirandola e Novi di Modena c’è ancora molto da fare per completare la ricostruzione delle opere cofinanziate da Acri. Il cantiere dell’Istituto Galilei di Mirandola è infatti ancora aperto, mentre in quello del nuovo polo scolastico della frazione di Rovereto i lavori devono ancora partire. La Gazzetta, in collaborazione con ActionAid, ha deciso di seguire la ricostruzione, monitorandola grazie all’impegno di inviati speciali, studenti e attivisti civici. Il processo sarà visibile sul nostro sito anche grazie a sintetici filmati.
Dopo due mesi in moduli e tende provvisorie, dal 2013 gli studenti del Galilei seguono le lezioni in una struttura costruita appositamente, adiacente al Tecnopolo di Mirandola. Il progetto di ricostruzione della scuola è uno dei più costosi, con un contributo dalle Fondazioni superiore al milione e mezzo di euro, per un costo quadro complessivo pari a 10 milioni e 700mila euro. La convenzione tra l’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna e la Provincia di Modena - stazione appaltante - è stata siglata a settembre 2013; l’iter di approvazione è durato circa un anno e mezzo e il progetto esecutivo è stato approvato a dicembre 2014; il bando di gara è stato pubblicato nel giugno 2015 e il processo di valutazione è iniziato a luglio. La possibilità di un ricorso al Tar di una delle ditte partecipanti e il trasloco dell’area Lavori Pubblici della Provincia ha però fatto slittare di un anno l’aggiudicazione dell’appalto. Nell’aprile del 2016, una volta usciti i risultati della gara, un ricorso al Tar della ditta seconda classificata ha bloccato l’affidamento dei lavori per altri due mesi. Il cantiere è stato quindi consegnato alla ditta vincitrice - Iti Impresa Generale di Modena- solo nell’agosto 2016 e il termine previsto per la conclusione dei lavori è il 30 gennaio 2018.
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«Sono il direttore dei lavori, colui che sovrintende tutte le operazioni di ricostruzione per il committente, cioè la Provincia di Modena - ha detto Daniele Gaudio - I lavori sono cominciati a settembre, ora abbiamo completato una prima parte delle opere e stiamo andando avanti con le strutture metalliche che costituiranno le parti principali della struttura».
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A Novi i lavori non sono ancora iniziati. Il cofinanziamento delle Fondazioni è destinato alla palestra delle scuole Primarie “Cesare Battisti” del nuovo polo scolastico di Rovereto. L’opera è la terza più onerosa tra quelle analizzate, con un importo pari a poco più di 7 milioni di euro e un cofinanziamento di 832mila euro.
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Dopo la firma della convenzione con l’Associazione, nel settembre 2013, il Comune di Novi ha avviato una trattativa con la Regione per demolire e ricostruire tutto il polo: l’autorizzazione è arrivata a luglio 2015 e nel novembre dello stesso anno il Commissario Delegato alla Ricostruzione ha ricalcolato il costo dell’opera.
Nel 2016 l’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti ha di nuovo rallentato la procedura. Finalmente, a settembre 2016, l’Unione Terre d’Argine ha potuto pubblicare il bando per il concorso di progettazione i cui risultati saranno disponibili a breve. Intanto è già stata escluso un concorrente per errori nella presentazione della domanda.
«Ad oggi abbiamo espletato la prima parte, attraverso un percorso di partecipazione con i genitori, gli insegnanti e il consiglio di istituto, per stabilire le linee guida da dare al bando - ha spiegato il sindaco Luisa Turci - C’è una grande aspettativa».