«Matematica, laurea al passo con i tempi»
di Anna Maria Artioli
I professori Bonisoli e Polidoro: «Investire in questo corso di studi a Modena è una scelta vincente»
04 marzo 2017
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Studiare e laurearsi in matematica. Una strada quanto mai attuale per gli studenti. Ne sono convinti i professori Arrigo Bonisoli e Sergio Polidoro coordinatori della Laurea di Matematica dell’Università di Modena, rispettivamente triennale e magistrale che invitano i ragazzi a considerare questo percorso di studi.
Matematica soffre dello stereotipo di essere ostica e quasi "polverosa". È davvero così?
«Matematica è la disciplina scientifica più antica, ma non per questo è antiquata. - risponde Bonisoli - Molte delle sue teorie si sviluppano per rispondere a problemi pratici, e poi si adattano alle necessità: ad esempio, il calcolo delle probabilità nacque nel Seicento per avvantaggiarsi nel gioco d'azzardo, e ora si usa invece per descrivere fenomeni cosmologici, finanziari, o di dinamica delle popolazioni. Insomma, il pregiudizio esiste, ma solo fuori dalla comunità scientifica. Al suo interno, anche in altri ambiti, questa disciplina è tenuta in grande considerazione»
I laureati che opzioni lavorative hanno, oltre a insegnamento e ricerca?
«Le statistiche indicano che a livello nazionale l'industria ne assorbe la metà, ma le possibilità sono varie: ad esempio, una ex-studentessa è ora in missione in Antartide per studi climatologici con l'Aeronautica» spiega Bonisoli. Il professor Polidoro evidenzia come « Anche il mondo della finanza è una destinazione privilegiata, ma quello che si impara qui può sempre essere speso: c'è anche chi ha fondato una startup partendo dalle ricerche svolte per la propria tesi e ora lavora come consulente».
Parliamo dell’offerta formativa?
«La principale innovazione sono gli strumenti multimediali. Le piattaforme informatiche offrono molte risorse: tra altre cose, abbiamo intrapreso iniziative di formazione a distanza e sviluppato sul sito Eduopen corsi gratuiti e aperti a tutti. - risponde Bonisoli - Per quanto riguarda l'offerta formativa, si insiste su metodo e preparazione generale, anche in Informatica e Fisica. La nostra laurea triennale è assolutamente all'altezza degli altri atenei: chi si sposta per la magistrale non trova difficoltà. Questo dipende anche dal fatto che qui la proporzione docenti-studenti è molto vantaggiosa, così che si forma un rapporto diretto e costruttivo».
E per la magistrale?
«Qualche anno fa ci siamo trovati a dover rinunciare a due dei tre indirizzi che proponevamo - ricerca, insegnamento, e inserimento nel mondo del lavoro. - spiega Polidoro - Ora però siamo riusciti a dare nuova attenzione a ciascun ambito, così che ogni possibilità è di nuovo aperta».
Quali sono i punti di forza di questa laurea?
«A livello locale esiste un legame profondo e non scontato tra Scuola e Università: c'è offerta reciproca di seminari, stages e tirocini, e un'attività particolarmente ben curata è quella delle gare di matematica per i giovani. - spiega Polidoro - Una volta messo il numero dei nostri iscritti in rapporto al ristretto bacino d'utenza, le cifre indicano che nel territorio c'è davvero interesse verso la materia, grazie anche a questa sinergia. Poi, alla magistrale si offrono corsi opzionali in Inglese orientati alla ricerca: chi voglia entrare in quel mondo deve poter fare esperienza all'estero. È anche attivo con successo un dottorato, in consorzio con Parma e Ferrara. Ancora, ogni due anni visitiamo Cnh New Holland: questa è una delle attività che mantiene il contatto con opportunità di lavoro oltre l'insegnamento. Infine, quello che coinvolge gli studenti è la nostra attività di ricerca: al momento abbiamo progetti di collaborazione coi dipartimenti di Economia, Medicina, Biotecnologie, e Ingegneria. È proprio grazie alla ricerca che Matematica riesce a essere "non polverosa"».
Un messaggio per chi fosse incuriosito, ma in dubbio? «Non lasciatevi condizionare dai pregiudizi, - spiega Bonisoli - se vi siete informati e Matematica vi interessa: questa laurea è un percorso "difficile", ma una volta acquisiti linguaggio e mentalità probabilmente si trova più facile parlar di matematica che di altri argomenti.» Conclude Polidoro: «L'importante è fare ciò che si ama fare: il resto viene da sé. Qui chi ama la matematica ha l'opportunità di apprendere da chi insegna non solo per lavoro, ma anche per passione».
Matematica soffre dello stereotipo di essere ostica e quasi "polverosa". È davvero così?
«Matematica è la disciplina scientifica più antica, ma non per questo è antiquata. - risponde Bonisoli - Molte delle sue teorie si sviluppano per rispondere a problemi pratici, e poi si adattano alle necessità: ad esempio, il calcolo delle probabilità nacque nel Seicento per avvantaggiarsi nel gioco d'azzardo, e ora si usa invece per descrivere fenomeni cosmologici, finanziari, o di dinamica delle popolazioni. Insomma, il pregiudizio esiste, ma solo fuori dalla comunità scientifica. Al suo interno, anche in altri ambiti, questa disciplina è tenuta in grande considerazione»
I laureati che opzioni lavorative hanno, oltre a insegnamento e ricerca?
«Le statistiche indicano che a livello nazionale l'industria ne assorbe la metà, ma le possibilità sono varie: ad esempio, una ex-studentessa è ora in missione in Antartide per studi climatologici con l'Aeronautica» spiega Bonisoli. Il professor Polidoro evidenzia come « Anche il mondo della finanza è una destinazione privilegiata, ma quello che si impara qui può sempre essere speso: c'è anche chi ha fondato una startup partendo dalle ricerche svolte per la propria tesi e ora lavora come consulente».
Parliamo dell’offerta formativa?
«La principale innovazione sono gli strumenti multimediali. Le piattaforme informatiche offrono molte risorse: tra altre cose, abbiamo intrapreso iniziative di formazione a distanza e sviluppato sul sito Eduopen corsi gratuiti e aperti a tutti. - risponde Bonisoli - Per quanto riguarda l'offerta formativa, si insiste su metodo e preparazione generale, anche in Informatica e Fisica. La nostra laurea triennale è assolutamente all'altezza degli altri atenei: chi si sposta per la magistrale non trova difficoltà. Questo dipende anche dal fatto che qui la proporzione docenti-studenti è molto vantaggiosa, così che si forma un rapporto diretto e costruttivo».
E per la magistrale?
«Qualche anno fa ci siamo trovati a dover rinunciare a due dei tre indirizzi che proponevamo - ricerca, insegnamento, e inserimento nel mondo del lavoro. - spiega Polidoro - Ora però siamo riusciti a dare nuova attenzione a ciascun ambito, così che ogni possibilità è di nuovo aperta».
Quali sono i punti di forza di questa laurea?
«A livello locale esiste un legame profondo e non scontato tra Scuola e Università: c'è offerta reciproca di seminari, stages e tirocini, e un'attività particolarmente ben curata è quella delle gare di matematica per i giovani. - spiega Polidoro - Una volta messo il numero dei nostri iscritti in rapporto al ristretto bacino d'utenza, le cifre indicano che nel territorio c'è davvero interesse verso la materia, grazie anche a questa sinergia. Poi, alla magistrale si offrono corsi opzionali in Inglese orientati alla ricerca: chi voglia entrare in quel mondo deve poter fare esperienza all'estero. È anche attivo con successo un dottorato, in consorzio con Parma e Ferrara. Ancora, ogni due anni visitiamo Cnh New Holland: questa è una delle attività che mantiene il contatto con opportunità di lavoro oltre l'insegnamento. Infine, quello che coinvolge gli studenti è la nostra attività di ricerca: al momento abbiamo progetti di collaborazione coi dipartimenti di Economia, Medicina, Biotecnologie, e Ingegneria. È proprio grazie alla ricerca che Matematica riesce a essere "non polverosa"».
Un messaggio per chi fosse incuriosito, ma in dubbio? «Non lasciatevi condizionare dai pregiudizi, - spiega Bonisoli - se vi siete informati e Matematica vi interessa: questa laurea è un percorso "difficile", ma una volta acquisiti linguaggio e mentalità probabilmente si trova più facile parlar di matematica che di altri argomenti.» Conclude Polidoro: «L'importante è fare ciò che si ama fare: il resto viene da sé. Qui chi ama la matematica ha l'opportunità di apprendere da chi insegna non solo per lavoro, ma anche per passione».