Modena, aggredita in centro da uno scippatore
Ludovica Campana, fotomodella e imprenditrice, gettata a terra in viale Vittorio Veneto e trascinata. Un’amica l’ha salvata
MODENA. È stata aggredita da un delinquente in bicicletta che voleva scipparla. Un’amica l’ha trattenuta evitando il peggio. L’aggressore le ha inseguite e le amiche sono riuscite a trovare rifugio in un locale dopo una corsa. Tutto questo è avvenuto all’angolo tra viale Vittorio Veneto e Calle di Luca, in centro storico, Erano le 21.30 di mercoledì, non notte fonda. «È incredibile, ci vado tante volte in quella zona - spiega la vittima - ma in quel momento non c’era nessuno. Per fortuna lo scippo è fallito e siamo arrivate salve al Calle 9, dove c’erano i nostri amici».
Ludovica Campana, 20 anni - ex miss, fotomodella professionista e imprenditrice, oggi residente a Milano - è a casa dai genitori a Campogalliano. Ha riportato ferite ed escoriazioni a un polso causate dalla spinta dello scippatore. Racconta: «Ero con due amiche, volevamo trascorrere una serata con gli amici in centro. Abbiamo parcheggiato in Vittorio Veneto vicino all’angolo. Non c’era nessuno. Mentre camminavo esternamente alle mie amiche, ho visto arrivare un uomo in bici verso di me. Un tipo alto, magro e coi capelli corti e scuri. Mi è venuto addosso e mi ha strappato la borsa che però era agganciata al polso. Sono caduta».
A quel punto un’amica ha intuito cosa accadeva e l’ha trattenuta, mentre l’aggressore la trascinava con la bicicletta. Una scena drammatica. Poi il delinquente ha desistito. Le ragazze gli hanno urlato dietro. «Lui ci ha risposto in arabo - spiega Ludovica - poi ha gettato la bici e ci è corso dietro. A quel punto mi sono alzata e anche se dolorante sono scappata con le altre». Le ragazze hanno percorso a gambe levate Calle di Luca. L’uomo era alle loro spalle. «Non c’era nessuno neppure lì - racconta Ludovica - poi per fortuna ci siamo voltate e abbiamo visto che aveva desistito, se ne stava ornando alla bicicletta a mani vuote. Eravamo arrivate davanti all’ingresso del Calle 9. Dentro ci aspettavano gli amici». Ludovica si è fatta medicare il polso.