Cittanova, nel sottopasso alcune crepe e infiltrazioni
Si moltiplicano le segnalazioni dei lettori sullo stato di ponti e cavalcavia in città Alcuni problemi in via Emilia ovest e per il cavalcaferrovia in fondo a via Gazzadi
2 MINUTI DI LETTURA
Infiltrazioni d’acqua, qualche crepa e parti in ferro rimaste scoperte ed esposte alle intemperie: una situazione che non riguarda solo diversi cavalcavia dell’anello delle tangenziali di Modena, come emerso nei giorni scorsi, ma anche altri ponti della città, che devono fare i conti con il tempo e con la scarsa manutenzione.
È il caso del sottopasso che dalla via Emilia ovest, zona Cittanova, porta al parcheggio del centro commerciale Grandemilia: un sottopasso molto utilizzato dai cittadini che arrivano dalla via Emilia e si spostano verso la zona dell’ipermercato e della fiera.
E il manufatto, così come diversi ponti della città, presenta diversi punti problematici, dal ferro rimasto scoperto a causa dell’erosione del cemento alle infiltrazioni d’acqua che indeboliscono la struttura, mentre sotto il ponte si forma spesso un ristagno d'acqua piovana. E tornando all’anello delle tangenziali, un altro cavalcavia piuttosto problematico - una settimana fa il traffico sulla tangenziale Carducci, tra le uscite 7 e 8, è stato ristretto ad una corsia per senso di marcia in seguito alla caduta di calcinacci dal ponte su via Finzi - è quello che passa sopra via Gazzadi, in zona Sant’Anna, all’altezza dell’uscita 11 della tangenziale Pirandello, che porta verso Carpi. In questo caso, sotto il ponte passano la linea ferroviaria e la pista ciclabile, mentre non possono transitare le automobili. Anche in questo caso, e probabilmente ancora più che in via Finzi, la situazione del manufatto sembra piuttosto problematica: si va dalle infiltrazioni d’acqua, che hanno completamente annerito i blocchi di cemento che si trovano tra i pilastri di sostegno e il manto della tangenziale, alle parti in ferro rimaste scoperte ed esposte alla pioggia e alle intemperie, portando così alla comparsa di muffe. Ai piedi di alcuni pilastri, esattamente come avvenuto nei giorni scorsi in via Finzi, sono visibili alcuni calcinacci, che evidentemente si sono staccati dai blocchi di cemento, cadendo a pochi centimetri dal passaggio ciclopedonale. Un'altra situazione difficile, insomma, così come quella di stradello Ponte di Ferro, pochi metri più a est. Nel frattempo, dopo la giornata nera per il traffico cittadino di lunedì scorso - quando tutta la fascia nord della città è rimasta bloccata, mentre a pochi metri di distanza il sindaco Muzzarelli tagliava il nastro della nuova rotatoria che unisce via Paolucci e via Breda - continuano i lavori dei tecnici del Comune per il ripristino della situazione tra le uscite 7 e 8: l’obiettivo dell’amministrazione, come ribadito nei giorni scorsi dal dirigente del settore Lavori pubblici Nabil El Ahmadiè, è quello di tornare alla situazione ‘normale’, quindi con la doppia corsia per senso di marcia, già dalla settimana prossima. (l.g.)
È il caso del sottopasso che dalla via Emilia ovest, zona Cittanova, porta al parcheggio del centro commerciale Grandemilia: un sottopasso molto utilizzato dai cittadini che arrivano dalla via Emilia e si spostano verso la zona dell’ipermercato e della fiera.
E il manufatto, così come diversi ponti della città, presenta diversi punti problematici, dal ferro rimasto scoperto a causa dell’erosione del cemento alle infiltrazioni d’acqua che indeboliscono la struttura, mentre sotto il ponte si forma spesso un ristagno d'acqua piovana. E tornando all’anello delle tangenziali, un altro cavalcavia piuttosto problematico - una settimana fa il traffico sulla tangenziale Carducci, tra le uscite 7 e 8, è stato ristretto ad una corsia per senso di marcia in seguito alla caduta di calcinacci dal ponte su via Finzi - è quello che passa sopra via Gazzadi, in zona Sant’Anna, all’altezza dell’uscita 11 della tangenziale Pirandello, che porta verso Carpi. In questo caso, sotto il ponte passano la linea ferroviaria e la pista ciclabile, mentre non possono transitare le automobili. Anche in questo caso, e probabilmente ancora più che in via Finzi, la situazione del manufatto sembra piuttosto problematica: si va dalle infiltrazioni d’acqua, che hanno completamente annerito i blocchi di cemento che si trovano tra i pilastri di sostegno e il manto della tangenziale, alle parti in ferro rimaste scoperte ed esposte alla pioggia e alle intemperie, portando così alla comparsa di muffe. Ai piedi di alcuni pilastri, esattamente come avvenuto nei giorni scorsi in via Finzi, sono visibili alcuni calcinacci, che evidentemente si sono staccati dai blocchi di cemento, cadendo a pochi centimetri dal passaggio ciclopedonale. Un'altra situazione difficile, insomma, così come quella di stradello Ponte di Ferro, pochi metri più a est. Nel frattempo, dopo la giornata nera per il traffico cittadino di lunedì scorso - quando tutta la fascia nord della città è rimasta bloccata, mentre a pochi metri di distanza il sindaco Muzzarelli tagliava il nastro della nuova rotatoria che unisce via Paolucci e via Breda - continuano i lavori dei tecnici del Comune per il ripristino della situazione tra le uscite 7 e 8: l’obiettivo dell’amministrazione, come ribadito nei giorni scorsi dal dirigente del settore Lavori pubblici Nabil El Ahmadiè, è quello di tornare alla situazione ‘normale’, quindi con la doppia corsia per senso di marcia, già dalla settimana prossima. (l.g.)