Gazzetta di Modena

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Modena, incendio doloso alla sede di Terra dei Padri

Modena, incendio doloso alla sede di Terra dei Padri

Ignoti dopo essersi introdotti nei locali di via Biondo 297 hanno appiccato il fuoco. L'allarme è scattato poco dopo l'1 e 30 di notte,

25 maggio 2017
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MODENA Incendio doloso la scorsa notte in via Biondo 297 all'interno della sede della Terra dei Padri. Ignoti dopo aver forzato la porta si sono introdotti all'interno e hanno appiccato il fuoco , probabilmente utilizzando con alcune molotov. Le fiamme hanno danneggiato in modo rilevante un singolo locale adibito a uffici, mentre un denso fumo ha invaso buona parte del fabbricato rendendo. Il fumo ha reso complesse le operazioni di spegnimento obbligando i Vigili del Fuoco ad agire protetti da autorespiratori

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Sul posto oltre ai vigili del fuoco anche la polizia scientifica per accertamenti e la digos. Al momento non ci sono rivendicazioni per quello che è un incendio doloso senza ombra di dubbio. L'allarme è scattato poco dopo l'1 e 30. le operazioni di spegnimento sono durate fino alle 4 e 15.

 I responsabili del circolo parlano di "teppisti vigliacchi e sinistri", mentre sull'episodio sono state avviate indagini da parte della Digos. Lo scorso gennaio, con l'apertura del circolo a Modena, c'erano state proteste di gruppi autonomi che contestavano a 'La terra dei padri' di essere un ritrovo di neo fascisti.

"Un atto inaccettabile, che condanno duramente, e del quale mi auguro che i responsabili vengano presto individuati e puniti". Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli commenta così l'incendio probabilmente doloso che si è verificato nella notte nella sede del circolo "La terra dei padri". "E' noto come io la pensi e che io non condivida nulla di quel circolo - sottolinea Muzzarelli - ma dobbiamo stare tutti attenti: anche la più radicale differenza di idee non deve mai spingere a ricorrere ad atti violenti. Sappiamo bene cosa sia successo in passato quando si sono innescate spirali di odio e violenza. L'antifascismo non è bruciare locali: i veri antifascisti sono morti per liberarci dal nazifascismo e regalarci la democrazia, in cui non serve la violenza per affermare le proprie idee".