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Cispadana, entro il 2019 partiranno i primi cantieri

Cispadana, entro il 2019 partiranno i primi cantieri

Prandini, presidente dell’Area Nord: «Soddisfatti. Opera fondamentale per noi»  Contrario il coordinamento “No autostrada”: «Un danno per salute e ambiente»

31 luglio 2017
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Entro il 2019 partiranno i primi cantieri per la realizzazione della Cispadana, la grande strada che collegherà il casello di Reggiolo - Rolo dell’A22 con la barriera di Ferrara Sud sull’A13. Parola di Luca Prandini, presidente dell’Unione Comuni Area nord e sindaco di Concordia, che sta per richiedere, insieme agli altri sindaci, un nuovo incontro in Regione, dopo quello che si è svolto lunedì scorso, per capire, concretamente, quali saranno le fasi che porteranno all’attuazione della Cispadana.

L’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini ha annunciato la pubblicazione del decreto di Valutazione di Impatto Ambientale della super strada: un passaggio importantissimo per lo sblocco dell’iter che porterà all’inizio dei lavori, che per il territorio avranno un valore di 1,3 miliardi di euro.

La notizia ha riacceso in modo potentissimo i due fronti contrapposti sul tema: da una parte i sindaci che hanno accolto favorevolmente l’inizio dell’opera,, dall’altra il “Coordinamento cispadano No autostrada” che la definisce “un ’parcheggio’ per alcuni politici”, oltre che futura “causa dell’aumento dell’inquinamento nell’atmosfera”.

«Stavamo aspettando questa infrastruttura da tanti anni - commenta Luca Prandini - Noi non possiamo che essere contenti e, secondo le previsioni, entro il 2019 dovrebbero partire i cantieri. Il tracciato sarà sempre lo stesso: non sono state apportate modifiche».

Anche il sindaco di San Felice, Alberto Silvestri, plaude allo sblocco dell’iter. «La Cispadana è una grande occasione che si aggiunge alle possibilità di sviluppo che questo territorio sta mettendo in atto dopo la ricostruzione - aggiunge il primo cittadino di San Felice - Sempre più, poi, si sta andando verso tecnologie che sfruttano mezzi di circolazione ibridi, elettrici e così via: del resto, siamo sempre stati attenti al lato “ecocompatibile” della vicenda».

Sul fronte opposto, Silvano Tagliavini, portavoce del “Coordinamento cispadano No autostrada”. «La mia prima reazione quando ho appreso dello sblocco è stata tra il divertito e lo scandalizzato - sottolinea Tagliavini - l’assessore Donini è esilarante quando parla di una opera che porterà sviluppo economico sul territorio e che da anni le imprese aspettano. La Regione da subito avrebbe dovuto dire ai cittadini che il territorio sarebbe stato sacrificato per togliere peso veicolare a Bologna. Il progetto, in realtà, prevede un aumento del 31% di inquinamento atmosferico in fase di accantieramento. In fase di esercizio, invece, l’aumento dell’inquinamento crescerà tra il 21% e il 23. Lo stesso progetto, inoltre, è a tre corsie per ogni senso di marcia anche se verrà costruita a due, inizialmente. A Donini dico: quest’opera porterà danno ambientale e alla salute dei cittadini».

Serena Arbizzi