È di Carpi il “segugio” che smaschera i brand falsi
Luca Ascari è un pioniere dell’anticontraffazione soprattutto in campo sportivo. «In novembre abbiamo contribuito al sequestro di 500 articoli taroccati»
CARPI. Da quasi dieci anni è protagonista nel settore dell’anti-contraffazione. Prima nel circus della Formula 1, con commesse di tutti i principali teams, poi con il Moto Gp, infine aggiungendo al suo prestigioso carnet di clienti brand quali Dolce&Gabbana, Red Bull, Juventus, Inter, Valentino Rossi, Guess e Swatch Group, oltre che numerose band musicali internazionali.
Parliamo di Luca Ascari, Brand Protection Manager di Carpinvest Group, agenzia investigativa con base a Carpi e leader in Italia nel settore della contraffazione. Nella serata di lunedì, Ascari è apparso in onda, su Rai 3, all'interno di un servizio della trasmissione Report volto ad approfondire il fenomeno della compravendita di prodotti di marca taroccati. L’esperto carpigiano ha illustrato nel dettaglio la particolare situazione che i commercianti si trovano a vivere nella Repubblica di San Marino, dove la gran parte dei prodotti venduti, soprattutto quelli legati al merchandising sportivo, sono falsi. Facendosi strada di negozio in negozio, Ascari ha dimostrato come i prodotti in vetrina fossero falsi.
«Ero in cerca della ditta che produce in loco la maggior parte dei prodotti venduti negli esercizi commerciali - spiega - Sono stato sfortunato: l’azienda era chiusa per trasloco e i titolari in Cina, probabilmente a fare acquisti da immettere sul mercato, successivamente. Quella di San Marino, è una realtà molto particolare: gli affari vanno molto bene per i negozianti e questo perché le forze dell'ordine locali non effettuano i dovuti controlli. San Marino, tuttavia, non produce solo per sè e il problema si fa ancora più grave in estate, quando i prodotti della Repubblica si riversano sulle coste romagnole». Con la troupe Rai, Ascari ha fatto tappa anche allo Juventus Stadium di Torino, in occasione della partita di Champions League Juventus - Barcellona, il 22 novembre scorso. «Qui, abbiamo aiutato le forze dell’ordine a sequestrare 500 articoli di merchandising - racconta - tranquillamente venduti presso gli stand presenti davanti allo stadio».
Un altro aspetto di cui si occupa il 35enne carpigiano è data poi dal commercio on line: su Amazon e Ebay, come anche sulle piattaforme cinesi Alibaba e Taobao, solo per citarne alcune, gira una quantità incalcolabile di prodotti di marca falsi. "Il rischio è per la gran parte del brand, più che del cliente - spiega Ascari - che comprando on line accetta lo sconto come parte del rischio. Noi di Carpinvest utilizziamo da un anno un software di matrice israeliana che da subito, in meno di un mese, ci ha consentito di togliere 100mila euro di valore di prodotti del Milan dal mercato».