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Modena, Morane-Vaciglio: un bosco di 9 ettari accanto ai 550 alloggi

di Luca Gardinale
Modena, Morane-Vaciglio: un bosco di 9 ettari accanto ai 550 alloggi

Alla vigilia dell’assemblea di domani con i cittadini la Giunta lavora al progetto “compensativo”: più verde nell’area 

21 gennaio 2018
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MODENA. Là dentro ci starebbero più o meno sedici campi da calcio di provincia, oppure undici se il parametro diventasse il gigantesco Camp Nou di Barcellona. Mettendo da parte il calcio e usando come metro i parchi cittadini, là dentro ci starebbe tre volte l’oasi naturalistica “la Piantata” di via Marconi, oppure un quarto del parco Ferrari. In realtà non ci saranno oasi o Camp Nou, ma un grande bosco urbano - il cui contenuto è in via di definizione - di 87mila180 metri quadrati di superficie, poco meno di nove ettari di verde. Arriva proprio alla vigilia dell’assemblea pubblica di domani sera la principale risposta dell’amministrazione comunale alle tante perplessità emerse in questi sei mesi sul progetto che porterà alla nascita di 550 nuovi alloggi distribuiti su 28 palazzine tra via Morane e la tangenziale, a Vaciglio. Risposta che rientra nell’impegno preso dal Comune a perseguire il “saldo zero” di consumo di territorio rinunciando a costruire in diverse aree della città (rispetto a quanto previsto dal Piano regolatore) e compensando le nuove edificazioni realizzando nuove aree verdi. E il primo esempio arriva proprio per il progetto più contestato degli ultimi anni, come previsto dalla proposta di delibera che martedì pomeriggio sarà illustrata alla commissione Seta dall’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli. Delibera che per oggetto ha appunto “Destinazione a bosco urbano di area di proprietà comunale sita tra la strada statale 12 e via Morane”: un’area che si trova all’interno del comparto in cui sorgeranno le nuove 28 palazzine, e che aveva preoccupato ulteriormente i residenti, dal momento che il vecchio progetto prevedeva la costruzione di altri 315 alloggi da parte del Comune, portando il totale del comparto a 865 appartamenti. Ma se nei mesi scorsi era già stato il sindaco Muzzarelli, durante i colloqui con il comitato, a rassicurare i cittadini sulla rinuncia dell’amministrazione a costruire in quella porzione di terreno, ora è la delibera a mettere tutto nero su bianco: «L’accordo stipulato il 6 giugno 2011 - si legge nel testo - stabilisce che la restante area di 87.180 metri quadrati di superficie, acquisite dal Comune a titolo gratuito, potranno essere utilizzate, oltre che per attrezzature e servizi, per trasferimenti di potenzialità edificatoria, per permute patrimoniali, per gli interventi di edilizia residenziale pubblica, edilizia residenziale sociale, e che pertanto potenzialmente sulle aree sono dunque ammissibili ulteriori 315 alloggi». Quindi, dopo aver ricordato «la mozione del 12 ottobre 2017 che ha impegnato la giunta a realizzare l’obiettivo del saldo zero, in parallelo con l’avanzamento del progetto, attraverso risparmi, ripermeabilizzazione e forestazione di una equivalente porzione di suolo, meglio se nella zona interessata», la delibera prevede che tutta l’area di 87mila180 metri venga destinata «a bosco urbano, procedendo alla predisposizione di un progetto di forestazione urbana». Un tema che senza dubbio emergerà nell’assemblea di domani sera (l’appuntamento è alle 20.30 nella sala di via Viterbo 80, dove a incontrare i residenti saranno il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore Vandelli e la presidente di quartiere Mara Bergonzoni): le novità basteranno a fare accettare ai residenti un progetto fortemente contestato?